Le imprese ricominciano a investire in formazione

di Loredana Oliva

Leggi anche:
Il panorama internazionale della formazione aziendale
Formazione e internazionalizzazione sono correlate 

Le imprese italiane tornano a investire in formazione. Che siano start up, Pmi o grandi organizzazioni, le aziende del Belpaese attingono con più convinzione agli investimenti a esse destinati provenienti dai fondi interprofessionali o dai programmi europei come Horizon 2020 (http://ec.europa.eu/programmes/horizon2020/en/area/smes ) o Cosme (http://ec.europa.eu/enterprise/initiatives/cosme/access-to-finance-smes/index_en.htm), il nuovo programma Ue 2014-2020 per la Competitività delle imprese e delle Pmi che sostituisce il programma quadro 2007-2013 CIP. Le possibilità sono tante con finanziamenti cospicui, anche se le Pmi italiane utilizzano in maggioranza i Fondi Interprofessionali, ex legge n. 236 che nel lontano 1997 ha avviato il sistema della formazione continua finanziata dalle stesse imprese tramite il versamento dello 0,30% dei contributi pensionistici versati all’Inps per i propri lavoratori. I più recenti segnali di ripresa, in questo ambito provengono dall’Asfor (http://www.asfor.it/asfor/chi-siamo) , Associazione italiana per la formazione manageriale, che ha presentato recentemente la Decima Indagine sulla Domanda di Formazione Manageriale. Infatti, nonostante la crisi, rispetto allo scorso anno sono molte le imprese italiane che hanno intenzione di mantenere stabili le risorse finanziarie dedicate alla formazione dei manager. Per l'anno in corso si conferma che il 56,20% delle imprese interpellate manterrà stabili gli investimenti in formazione (contro il 41% del 2012). Il campione preso in è composto in prevalenza da imprese (manifatturiere, servizi assicurativi e finanziari, utilities), ma sono presenti anche significative realtà della Pubblica Amministrazione (quali Inps e Agenzia delle Entrate). La previsione per il 2015 è di un investimento stabile per il 58% delle aziende, mentre la percentuale che intende diminuire i budget si riduce dal 15,1% nel 2014 al 6,58%  nel 2015 (era del 35% del 2012 e 31% del 2013). Tra le multinazionali italiane è alta la presenza di quelle imprese che dichiara sia di confermare l'ammontare del budget sia di essere intenzionata ad aumentarlo.

Le strategie e le fonti
Che si stia attenuando il periodo di pessimismo che impediva qualunque progetto? Molte delle imprese che hanno partecipato all'indagine Asfor segnalano che le strategie d’internazionalizzazione e innovazione stanno avendo effetti rilevanti sulle modalità di progettazione e realizzazione dei processi operativi. Trova conferma la tendenza che è emersa negli ultimi anni: la quasi totalità delle organizzazioni interpellate fa ricorso al finanziamento delle attività di formazione soprattutto attraverso i fondi interprofessionali, la fonte più rilevante di finanziamento dei programmi formativi (46% contro 40% delle risorse provenienti direttamente dalle imprese). "Emerge il consolidarsi delle attività di co-proggettazione che coinvolge sia i responsabili della formazione interna sia delle scuole di management, per una scelta efficace tailor made, costruita e realizzata come un vestito sulla pelle delle aziende", commenta Mauro Meda, Segretario Generale di Asfor.
Secondo dati Istat incrociati con fonti Ocse (che prendevano in considerazione però l’osservazione del triennio 2010/2013), l’investimento in formazione delle aziende italiane raggiungeva solo il 15% nell’ultimo trimestre 2012, rispetto a una media europea del 60%. Sul piano internazionale sarebbero gli ultimi dati disponibili da analizzare, con le dovute riserve, soprattutto se si mettono a confronto con i colossi degli investimenti in corporate education o management education quali, per esempio, la Germania (che investe l’80%). Quest’ultima, però, può avere sgravi fiscali per gli investimenti in formazione, per tutte le sue categorie di lavoratori in azienda, sino al 60%. Alti incentivi in forma di credito d’imposta per spese di formazione di dipendenti in economia d’impresa e partecipazione finanziaria, di detrazione fiscale per la formazione e per l'apprendistato, sono attivi in Francia, Austria, Olanda e in altri Paesi del Nord Europa (fonte Cedefop).

 

Budget della formazione

pezzoprincipale1pezzoprincipale2

Percentuali che si riferiscono alle aziende che hanno affermato che aumenteranno; diminuiranno, stabilizzeranno gli investimenti in formazione sino al 2015.

Fonte: Asfor

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome