Le innovazioni di packaging per una logistica più sostenibile: quali tendenze?

Le funzioni logistiche del packaging sono un punto di attenzione per ricercatori e professionisti in termini d’innovazioni in direzione della sostenibilità della filiera

La gestione della logistica e, ancor di più, il supply chain management si sono affermati gradualmente, ma inesorabilmente, come elementi-chiave per il successo e per la competitività delle imprese. In non pochi casi essi sono diventati l’elemento cardine sul quale articolare l’intera offerta di prodotti, come si evince dalle scelte strategiche di molti degli attuali leader di mercato in diversi settori. Soprattutto ciò si realizza in un contesto che richiede sempre più di affrontare una competizione tra supply chain e non solo tra singoli attori economici.

La logistica può assumere un ruolo cruciale in termini innovativi nei processi di adozione, diffusione e valorizzazione della sostenibilità: economica, ambientale e sociale. L’interesse più stringente per una sostenibilità in ottica di supply chain non è sulle singole attività o sui singoli soggetti che garantiscano requisiti di sostenibilità in punti specifici della catena di fornitura, piuttosto sulla sostenibilità integrata dell’intera filiera. Questo implica di considerare con particolare attenzione quegli “oggetti” della logistica che più di tutti estrinsecano una presenza costante nelle movimentazioni che avvengono lungo la supply chain; si tratta, a ben vedere, degli imballaggi, o, meglio ancora, del “sistema di packaging” composto di tre livelli di servizio: il packaging primario (o di vendita), il packaging secondario (o multiplo) e il packaging terziario (o per il trasporto). Ciò identifica il packaging come un sistema gerarchico, le cui prestazioni sono influenzate dalle interazioni tra i livelli.

Il packaging è un'interfaccia fondamentale nel rapporto tra fornitori, produttori, distributori, operatori logistici e utilizzatori finali lungo la catena di fornitura (coinvolgendo anche centri di ricerca, associazioni di categoria, consorzi, ecc.) e nella loro interazione con l'ambiente fisico e il contesto sociale di riferimento. Sono proprio le cosiddette “funzioni logistiche” del packaging, che hanno la capacità di far fluire i prodotti attraverso l'intera supply chain, a essere punto di attenzione per ricercatori e professionisti in termini d’innovazioni in direzione della sostenibilità della filiera. Queste funzioni sono, in sintesi, quelle: di protezione e conservazione; di movimentazione e trasporto; di manipolazione e stoccaggio; e, d’informazione (ad esempio, per la tracciabilità).

I casi di innovazioni di packaging “logistico” in ottica di sostenibilità della supply chain risultano in notevole crescita negli ultimi anni rispetto ai precedenti. Alcuni risultati preliminari di una ricerca effettuata sulle innovazioni sostenibili che interessano le funzioni logistiche del packaging lungo la supply chain, nel mercato italiano, verranno presentati al convegno SIMA-Sinergie 2021. La ricerca prende in considerazione alcuni casi di successo d’innovazioni sostenibili che prevedono in particolare un’ottimizzazione della logistica (ad esempio, permettendo di caricare un maggior numero di imballaggi per pallet o per mezzo di trasporto, e/o migliorando l’impilabilità, ecc.). Tali innovazioni:

  • sono pressoché raddoppiate negli ultimi anni;
  • risultano abbinate ad altre leve innovative che riguardano il risparmio di materia prima, la semplificazione del sistema d’imballo, l’utilizzo di materiale riciclato, la facilitazione delle attività di riciclo, l’ottimizzazione processi produttivi e il riutilizzo;
  • presentano risultati migliorativi anche nell’ambito della Life Cycle Analysis - LCA;
  • prendono in considerazione un’ampia varietà di settori merceologici;
  • hanno ad oggetto imballaggi di diversi materiali, in prevalenza di carta, che è molto utilizzata ed estremamente interessante dal punto di vista del riutilizzo e del riciclo.

L’importanza strategica nell’adottare la prospettiva della supply chain in questo ambito risiede nella considerazione attenta - in tutte le sue fasi e attraverso tutti gli attori coinvolti - delle differenti esigenze del ciclo di vita del binomio imballaggio-prodotto, oltre che del packaging inteso esso stesso come prodotto. Inoltre l’attenzione specifica alle funzioni logistiche permette di non sottovalutare il sistema di packaging, e la funzionalità e la qualità che esso garantisce in tutta la supply chain. A volte, infatti, seppur possa sembrare sostenibile, una riduzione del materiale d’imballo potrebbe essere eccessiva (underpackaging) e lungo il percorso risultare dannosa: ad esempio, rifiuti dovuti ad alimenti deteriorati o a prodotti elettronici danneggiati possono comportare un impatto economico, ambientale e/o sociale enormemente superiore a quello dei rifiuti da imballaggio.

Il dibattito circa le possibili innovazioni in questo senso si fa sempre più intenso sia nel mondo accademico che in quello degli affari, ciò è manifestazione della rilevanza di questa tematica, e anche di quanto sia foriera di ulteriori interessanti approfondimenti che considerino non solo le innovazioni “puntuali”, ma anche quelle “di sistema” che abbracciano una prospettiva di supply chain management.

(*) Professore Associato in Economia e gestione delle imprese, Dipartimento di Management, Facoltà di Economia, Sapienza Università di Roma

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