L’eCommerce in Italia è in espansione con ricadute positive sull’occupazione

Il digital retail è la prima attività economica per crescita. Significativi i progetti sul versante green come 7S Green di Seven Senders

Tra i settori centrali per la tenuta economica dell'Italia funestata dalle continue crisi vi è il digital retail, in particolare l'eCommerce. I numeri lo confermano e tra i tanti studi è eloquente quello di Netcomm in collaborazione con The European House – Ambrosetti secondo il quale nel 2021 la crescita del commercio elettronico è stata del +4,4% rispetto al 2020, raggiungendo i 71 miliardi di euro contro i 68 del 2020. Tutto questo ha impattato positivamente anche sull'occupazione sia in termini di posti creati ma anche di tipologie emergenti di profili professionali e correlati: per ogni 100 posti di lavoro generati direttamente dalle attività dell’eCommerce e del digital retail, nascono ulteriori 141 posti di lavoro.

La crescita del digital retail ricalca gli indirizzamenti della trasformazione digitale indicati dal Pnrr. Allo stesso modo emerge una spiccata sensibilità dei consumatori italiani per i temi green, (altro pilastro del Recovery Fund) tanto da essere disposti, in alcuni contesti, a pagare un sovrapprezzo per un delivery più sostenibile che si concretizza nell'utilizzo di imballaggi eco compatibili e riciclabili. Su questo versante è attivo il progetto 7SGreen di Seven Senders, un'innovativa piattaforma logistica tedesca che opera in tutta Europa. Il progetto 7S Green permette spedizioni per il canale elettronico caratterizzate dalla neutralità climatica in termini di emissioni. Questo grazie a finanziamenti a progetti certificati di protezione dell’ambiente sostenuti dai clienti attraverso un sovrapprezzo di soli 3 cent a spedizione.

Thomas Hagemann, fondatore e co-CEO di Seven Senders

Thomas Hagemann, fondatore e co-CEO di Seven Senders, ha dichiarato: "Vediamo che ad oggi la maggioranza degli acquirenti online italiani, ben il 65%, è disposta a pagare di più per una consegna rispettosa dell’ambiente, con il 14% che pagherebbe addirittura un sovrapprezzo di 20 centesimi2 a consegna. Questo a testimoniare la crescente volontà dei consumatori di partecipare attivamente alla tutela del clima". E prosegue: "I rivenditori online ricevono anche dei certificati annuali che forniscono una panoramica delle emissioni risparmiate e con cui possono comunicare il loro impegno ai clienti".

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