Legge di bilancio: misure per ridare fiducia e prospettive

Gli opinionisti di Mark Up (da Mark Up n. 273)

La prossima Legge di Bilancio sarà la cartina di tornasole del governo e darà l’impronta all’azione dell’esecutivo per l’intera legislatura. Sui temi economici le scelte saranno importanti anche per l’attuale contesto economico: pur uscita dalla crisi l’Italia si muove poco, più lentamente degli agli altri Paesi e per di più in decelerazione. La crescita è fragile: alle storiche rigidità strutturali si aggiungono nuove nubi all’orizzonte: rientro dell’espansione monetaria della Bce, rinnovate tensioni finanziarie, possibile escalation delle politiche protezionistiche, tensioni geopolitiche internazionali. A causa di questa incertezza l’atteggiamento delle famiglie nei confronti della spesa è cauto e i consumi (non ancora ai livelli del 2007) stanno perdendo la loro capacità propulsiva: a fronte del +1,4% nel 2017, per quest’anno può essere previsto un +1%, nonostante l’espansione dell’eCommerce. Occorre quindi stimolarli sterilizzando le clausole di salvaguardia, ma avviando anche una politica dei redditi che, attraverso misure strutturali e riduzione del carico fiscale, riporti fiducia. Capitolo imprese: digitalizzazione, tecnologia ed eCommerce stanno imponendo cambiamenti epocali, con impatti su organizzazione, processi e occupazione. È fondamentale non irrigidire il mercato del lavoro (il decreto dignità non è un bell’esempio) e varare riforme che ne riducano il costo e facilitino formazione e riconversioni, per aumentare produttività e competitività. Quindi poche misure, di lungo respiro, ben sostenute dalle risorse e capaci di delineare una cornice stabile di regole all’interno della quale si possa tornare ad agire con maggiori certezze.

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