L’espansione continua di Caffo in Italia e all’estero

Dalle acquisizioni l'opportunità di ampliare il know how per introdurre nuovi prodotti capaci di interpretare il mercato in maniera moderna e accattivante

La storica distilleria calabrese classe 1915 Caffo è in fase espansiva e propulsiva. Ancora a conduzione familiare, dal suo quartier generale di Limbadi in provincia di Vibo Valentia e grazie a diversi siti produttivi, Gruppo Caffo 1915 con i suoi 64 dipendenti raggiunge oltre 60 mercati, con un fatturato di 92 milioni di euro, realizzato per un 10% mediante l'export. L'azienda prosegue con la sua strategia di offrire costantemente al mercato peculiari novità di prodotto. L’ultima, in ordine di tempo, è Blood Bitter destinato al canale HoReCa. Si tratta di un bitter ottenuto dall’infusione di circa trenta tra erbe e spezie naturali, selezionate, provenienti da tutto il mondo. “Con questo nuovo prodotto abbiamo vo-luto far rivivere il sapore aromatico e suadente del primo bitter rosso -spiega Paolo Raisa, direttore commerciale di Gruppo Caffo 1915-, dando nuova vita al bitter all’uso d’Hollanda”. Nell’acquisire il marchio Petrus Boonekamp l'azienda ha ereditato anche tutta una serie di carteggi “E tra questi, gli appunti dai quali siamo partiti per realizzare il Blood Bitter. Mettendo a punto l’antica ricetta, rispettandola, siamo riusciti a dare un modern twist a questo nuova proposta che si distingue per avere radici nella storia, un mood contemporaneo e un’attitudine decisamente internazionale” -racconta Nuccio Caffo amministratore delegato di Gruppo Caffo 1915.

Paolo Raisa

Altra novità che sta riscuotendo consensi per la sua originalità è Vecchio Amaro del Capo Red Hot Edition, la versione piccante al peperoncino di Calabria che ha già conquistato una vasta platea di pubblico per il consumo in purezza a meno 20°C o in miscelazione, come ingrediente di ricette sorprendenti. “Proprio i nuovi modi di bere sono le novità che vogliamo offrire come piacevole alternativa al più classico consumo ghiacciato di fine pasto. Gli aperitivi Capo Tonic (con ingrediente principale Vecchio Amaro del Capo) e Spritz Calabro (con Vecchio Amaro del Capo Red Hot Edition) sono molto apprezzati” aggiunge Raisa.
La categoria degli amari nel canale moderno è in crescita. Negli amari, il gruppo Caffo 1915 ha il 40,0% circa di quota di mercato a volumi. “Un dato confortante che ci fa ben sperare sulla chiusura del 2021. Dai dati IRI emerge come sia stato positivo l’andamento di tutto il mercato degli alcolici che ha registrato un più 10,8% di crescita a volumi (dato IRI a.t. dicembre 2020). In particolare, la categoria degli amari dove siamo gli specialisti e leader di mercato, ha totalizzato un aumento in volumi di 9,1% (dato IRI a.t. dicembre 2020)”.
Con un volume produttivo annuo di 12,5 milioni di bottiglie e un 50% di fatturato realizzato sul canale della gdo, Gruppo Caffo 1915 presidia l'intera filiera produttiva dei suoi prodotti. Che parte dalla coltivazione delle erbe officinali. Da sempre è attiva nel settore degli alcolici - con una vasta gamma di liquori, amari e distillati che vanno dal Vecchio Amaro del Capo a Borsci S. Marzano, passando per Petrus Boonekamp e Ferro China Bisleri. “Siamo impegnati nel rilancio degli ultimi brand acquisiti, Petrus Boonekamp e Ferro China Bisleri, puntando alla crescita della distribuzione sia nazionale che internazionale e su entrambi i prodotti abbiamo lavorato al restyling dei pack. In merito a Vecchio Amaro del Capo Red Hot Edition, in pochi mesi dal suo lancio, siamo riusciti a raggiungere oltre il 20% di distribuzione ponderata (dato I.R.I. ytd agosto 2021), mentre Vecchio Amaro del Capo mantiene la sua posizione di leader con il 98% di distribuzione ponderata”.
Entro fine anno, dall'azienda annunciano una grande novità. “La volontà di Gruppo Caffo 1915 di presidiare altre categorie porterà al lancio, previsto per fine anno, di un prodotto davvero unico e innovativo”.

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