L’estate che verrà

Un'estate all'insegna dell'aumento del turismo e dei consumi. Ci si aspetta, tuttavia, un rientro delle spese dopo il periodo feriale

Dopo il pesantissimo calo subito dal settore turistico, le stime di Demoskopika indicano quasi 343 milioni di presenze tra italiani e stranieri in Italia questa estate, pari a +35% rispetto al 2021 con una spesa prevista di 26,4 miliardi di euro, in crescita dell’11,8% rispetto al 2021. Cifre lontane da quelle pre-pandemia del 2019.

Ma come saranno i consumi? Il canale fuori casa, a partire dalla primavera, sta mostrando segnali di ripresa nel comparto della ristorazione di fascia medio alta e del bar serale, mentre la pausa pranzo, pur in fase di recupero, subisce l’impatto dello smart working. Nelle località turistiche, con l’apertura della stagione estiva molti stabilimenti balneari e strutture ricettive hanno già apportato modifiche ai propri listini, applicando rincari delle tariffe. Considerando l’inflazione in aumento e il caro carburanti per spostarsi dalla città al luogo di vacanza o i viaggi aerei, si spenderà quest’anno molto di più. Sul fronte del canale moderno, nel primo quadrimestre 2022 il largo consumo confezionato ha visto un costante declino e un cambiamento delle abitudini, con una nuova mappa dei consumi e del mix di prodotti nel carrello. C’è da aspettarsi una prima ondata di euforia nei consumi fuori casa, per poi rientrare in uno stile di vita fondato sulla strategia del risparmio anche nei consumi domestici.

Alcuni consumatori sono più impazienti, altri sono esitanti creando il cosiddetto “paradosso della socializzazione”, ossia la difficoltà a gestire processi di interazione sociale e condivisione delle esperienze. E le aziende come possono cogliere questi cambiamenti che avranno un impatto economico e sociale di lungo termine?

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