Sempre più aziende si concentrano sull’innovazione del modello di business (bmi) piuttosto che sull’innovazione tecnologica. Un metodo efficace per la business model innovation consiste nell’apprendere da soluzioni già esistenti. Nelle economie avanzate, la capacità di innovare è fondamentale per il vantaggio competitivo. Per questo, le aziende investono molto in innovazioni tecnologiche, sviluppando nuove risorse, impianti e persino unità aziendali dedicate. Tuttavia, a causa della crescente turbolenza in molti settori e mercati, questo approccio è sempre più costoso e dai rendimenti incerti. Inoltre, le innovazioni tecnologiche da sole non bastano: un buon modello di business può rendere una tecnologia inferiore più efficace di una più evoluta. Per questo, progettare e implementare nuovi modelli di business può essere più efficiente dell’innovazione tecnologica pura e semplice.
Un approccio trasversale
La ricerca sull’innovazione dei modelli di business è diffusa in diversi campi, tra cui i sistemi informativi, la gestione strategica e la gestione della tecnologia e dell’innovazione. Questo è sorprendente, data la crescente importanza della bmi per la pratica gestionale, che richiede strumenti concettuali per la progettazione dei modelli di business. Capacità dinamiche, analisi dei bm e altre risorse possono essere utili per aggiornare i modelli di business esistenti. Attingendo a elementi che hanno avuto successo in altre aziende e settori, l’utilizzo di modelli di business preesistenti offre un metodo efficiente per innovare. Tuttavia, è importante sottolineare che questi modelli non si basano sull’imitazione: il loro scopo è piuttosto quello di migliorare l’efficienza, stimolare la creatività e superare le barriere cognitive nel processo di innovazione, aspetto particolarmente importante in periodi di cambiamento significativo. Un caso molto pratico di aggiornamento dei modelli di business nel grocery ci viene da una testimonianza divulgata di recente a ShopTalk2024 di Barcellona, di cui Retail Institute Italy è partner. Un partner di Deloitte Olanda (Adgild Hop, partner, European Retail Market Leader Deloitte) ha condiviso una prospettiva interessante per l’innovazione dei bmi (business model innovation) nella retail industry con un focus sul grocery. In estrema sintesi: il mercato europeo è soggetto a pressioni economiche non indifferenti che abbatte il margine del retailer (aumento costi materie prime, energetici, affitti locali, operational cost, eCommerce costs, costo del denaro, impatti legislativi che comportano costi, salari, etc) e che non consente più di sostenere un modello di business come l’attuale. Sostanzialmente Adgild Hop condivide che alcune frasi molto lucide: “it’s non the transaction; it’s what in the transaction; it’s what enables the transaction”. Semplificando, non è rilevante la transazione ma cosa c’è nella transazione e cosa abilita la transazione. Approccio molto interessante per capire dove orientare gli attuali modelli di business. Tra le varie analisi, si sofferma sul ruolo del retail media, che potrebbe potenzialmente aumentare il margine netto dei retailer della gdo da una media europea del settore dell’1,7%. Attraverso il retail media, i retailer potrebbero puntare a diventare aziende di media e tecnologia abilitate dal grocery (e dai dati che esso fornisce), aumentando non solo i margini ma anche il valore complessivo dell’azienda, consentendo una diversa valutazione dell’impresa dal mercato finanziario e di conseguenza di accesso a capitali. Nel diagramma pubblicato nella pagina precedente è riportato un esercizio di valutazione economica nella catena del valore di un retailer. Come emerge, con l’integrazione nell’attuale bm di elementi di innovazione (bmi) è possibile incrementare le revenue.
Case History
Schermi interattivi per gli spirit
In collaborazione con il produttore di bevande Diageo, la catena di supermercati britannica Asda sta testando schermi digitali in 23 dei suoi negozi Express che consentono ai clienti di scegliere tra una più ampia selezione di liquori. L’assortimento nei negozi può essere ampliato da 13 o 26 prodotti a 50 prodotti. Gli schermi saranno posizionati al posto di uno scaffale all’altezza degli occhi o esposti come unità laterale nel corridoio degli alcolici e saranno dotati di tecnologia interattiva touch screen integrata e di una stampante integrata. I clienti potranno utilizzare gli schermi interattivi per stampare un biglietto, che poi utilizzeranno per recarsi alla cassa.
Acquisto in-stream di serie
Il servizio di streaming tedesco RTL+ ha lanciato un progetto pilota con Zalando che consente ai fan della serie “Gute Zeiten, schlechte Zeiten” di acquistare gli abiti indossati dagli attori direttamente dallo streaming tramite l’app RTL+. Il progetto utilizza la piattaforma tecnologica Jay, che inizialmente raccoglie le informazioni della produzione per ogni episodio della serie, le confronta con l’offerta di Zalando e le trasferisce in tempo reale all’app di streaming. Non appena lo streaming viene messo in pausa, gli utenti possono acquistare gli articoli di moda delle loro star da Zalando all’interno dell’app.
Invito dall’app per ricevere prodotti in edizione limitata
Per creare un’esperienza di shopping speciale, il rivenditore di abbigliamento Zalando con sede a Berlino ha lanciato un esclusivo servizio di invito per prodotti in edizione limitata che altrimenti si esaurirebbero rapidamente. I clienti che desiderano acquistare un’edizione speciale possono richiedere in anticipo un invito tramite l’app Zalando e avere la possibilità di indicare una fascia oraria per l’acquisto. Soprattutto i membri del programma di abbonamento Zalando Plus hanno maggiori possibilità di ricevere un invito, poiché a loro è riservata una parte dello stock per il lancio.
Una catena di supermercati apre negozi di quartiere
La catena statunitense di supermercati biologici Whole Foods Market ha aperto piccoli negozi di quartiere con il “Whole Foods Market Daily Shop”. Il format, inizialmente introdotto nell’Upper East Side di Manhattan, offre ai clienti dei quartieri urbani una comoda shopping experience. Con una superficie compresa tra 650 e 1.300 mq, (inferiore alla media dei negozi Whole Foods), saranno situati in aree urbane densamente popolate. I “Whole Foods Market Daily Shops” presenteranno anche aree chiamate “Juice & Java”, per l’acquisto di caffè, succhi di frutta appena spremuti, frullati, panini e dessert.
Campagna multicanale basata sui dati
Il marchio statunitense Yaychak di PepsiCo ha lanciato una campagna di marketing che utilizza i dati degli acquirenti di GroundTruth di posizione per il targeting dei cluster di punti di vendita e dati del gruppo target basati sul comportamento storico dei clienti nei negozi. Il retargeting è stato utilizzato anche per i consumatori che avevano già visto annunci pubblicitari e visitato negozi. I gruppi target sono stati indirizzati in modo accurato tramite la Tv mobile e la Tv connessa. Grazie a questa precisa attenzione ai gruppi target iperindividualizzati e all’utilizzo di dati di localizzazione precisi, la campagna si è rivelata un grande successo.
Il negozio di mobili diventa luogo di ritrovo del quartiere
Il rivenditore di mobili Ikea sta gradualmente trasformando i suoi negozi in luoghi di incontro creando aree gioco per bambini, punti ristoro e spazi di coworking. Dopo Stoccolma, l’azienda ha ora allestito un luogo d’incontro di questo tipo anche direttamente sopra un nuovo negozio a San Francisco, dove si trovano aree per mangiare e rilassarsi, nonché un’area per lavorare. I clienti possono visitare l’area “Hej!Workshop” per lavorare, scambiare idee con altri o partecipare ad eventi. Secondo l’azienda i negozi dovrebbero svolgere anche una funzione sociale ed essere maggiormente adattati alle esigenze locali.
Un carrello pieno a prezzo fisso
La catena di supermercati francese Carrefour ora vende in alcuni negozi i carrelli della spesa “Chariots Surprise” a un prezzo fisso basso. Sono pieni di prodotti non alimentari e avvolti nella plastica. I clienti potranno acquistarli al prezzo fisso di 49,90 euro e solo allora scoprire quali prodotti contiene il loro carrello. Carrefour promette che il valore al dettaglio totale dei prodotti sarà di 150 euro. I clienti possono aspettarsi di trovare la biancheria da letto, l’aspirapolvere o le stoviglie. I prodotti non possono essere cambiati o rimborsati, ma possono essere regalati o rivenduti.