Liberalizzazione farmaci fascia C: nuova interrogazione sul delisting

Allo studio un ddl per una nuova governance farmaceutica dove le parafarmacie sono viste come risorse del Paese

Solo qualche settimana fa il governo aveva bloccato i tentativi di liberalizzare i farmaci di fascia C, con la bocciatura degli emendamenti al Dl Semplificazioni, presentati alla Camera a firma della deputata di LeU Michela Rostan. Oggi la parlamentare, sostenuta dalle principali sigle sindacali, ci riprova.
È di questi giorni la conferma della ripresa delle due interrogazioni previste in commissione a risposta scritta sul tema del delisting e della parafarmacia dei servizi.

Il delisting, ovvero la revisione del Prontuario farmaceutico nazionale, si rifà ad una legge che prende origine dal Decreto Monti, e prevede la revisione periodica del prontuario dei farmaci di Fascia C a sop/otc, ferma dal 2014.
Il ministro della salute, rispondendo ad un recente question-time, aveva sposato l'idea della revisione del prontuario, segnalando che avrebbe chiesto all'Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco) la lista dei medicinali di fascia C per una valutazione.
Si inserisce in questo contesto di apertura al tema da parte del ministero, la nuova interrogazione sul delisting consegnata nelle scorse ore.

L’interrogazione sui servizi riguarda invece l’opportunità di estendere, anche alle parafarmacie, la possibilità di erogare una serie di servizi già disponibili in farmacia: dalle analisi di prima istanza agli screening, alle campagne di prevenzione.

È in fase di stesura un disegno di legge sulle parafarmacie, che verrà realizzato dalla Leu assieme a un gruppo di lavoro allargato a più figure politiche.
Il ddl è centrato su un nuovo progetto di governance farmaceutica, dove le parafarmacie sono viste come risorse del Paese. Secondo tale proposta, il canale parafarmacia, se opportunamente integrato nel sistema farmaceutico, può rappresentare una risorsa per le regioni, Asl, stato e cittadini, contribuendo alla diminuzione della spesa pubblica sanitaria privata e pubblica, ma anche all'efficienza dei servizi sul territorio.

Osserva Ivan G. Ruggiero, presidente di Lpi (Libere Parafarmacie Italiane) e sostenitore del progetto: "Si tratta di una proposta di legge pro-welfare, garante dei diritti costituzionali, che permette ai cittadini maggiore accesso alle cure a costi inferiori, assicurando più servizi, riduzione delle liste di attesa, abbattimento delle spese del sistema economico generale."

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome