L’imballaggio attivo di Bestack salva l’ortofrutta

Claudio Dall'Agata, direttore del consorzio Bestack
Claudio Dall'Agata, direttore del consorzio Bestack

Vale potenzialmente un miliardo di euro di risparmio per tutta l'ortofrutta italiana il bacino di intervento per destinare a maggiori probabilità di consumo migliaia di tonnellate di prodotto ortofrutticolo oggi buttato. È questo il risultato economico principale cui è approdato uno studio pionieristico condotto dall’Università di Bologna sul ruolo del packaging nella lotta allo spreco alimentare. Centro dell'indagine è la soluzione di imballaggio attivo in cartone ondulato sviluppato dal consorzio non profit di ricerca dei produttori italiani di imballaggi in cartone ondulato per ortofrutta, Bestack, per rallentare la deperibilità delle referenze di frutta e verdura. A conclusione di un percorso di ricerca quinquennale, che, solo nell'ultimo anno, ha compreso 4.500 analisi e 200 campionamenti su fragole, albicocche e nettarine, è stato dimostrato che il confezionamento brevettato Bestack con l’aggiunta di oli essenziali naturali in grado di contrastare la deperibilità di frutta e verdura, consentirebbe di evitare di destinare alla spazzatura circa 850.000 tonnellate di prodotti ortofrutticoli all'anno. Con evidenti benefici in termini economici e ambientali. La ricerca nel dettaglio sarà presentata a Rimini al Macfrut, il 14 settembre presso lo spazio Agorà (ore 13.30).

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