L’inflazione sale e gli italiani riducono il carrello (ma non a Natale)

Dal +11,6% di settembre al +13,7% a ottobre secondo i dati NielsenIQ sul largo consumo. La risposta è in un crescente taglio nel mix, ma non per le festività

Come previsto qualche mese fa, la tenuta invariata del carrello rispetto all'aumento dei prezzi era al canto del cigno. I nuovi dati presentati da NielsenIQ relativi al largo consumo in autunno ci dicono che a fronte di un'inflazione arrivata alla doppia cifra e in continua ascesa, ovvero dal +11,6% di settembre al +13,7% di ottobre (2022 vs 2021), gli italiani cominciano a tagliare con crescente decisione. La riduzione del mix del carrello della spesa passa infatti dallo 0,5% di settembre all'1,2% di ottobre. Bene invece, pur rallentando, il volume totale delle vendite: + 9,2% a settembre e +7,7% il mese successivo, per un fatturato della distribuzione totale in Italia pari a 12,1 miliardi di euro.

Sul Natale non si taglia

Complice forse ancora la necessità di rivalsa dopo le festività con restrizioni dovute alla pandemia, la maggior parte degli italiani (67%) desidera godersi il momento del Natale, festeggiando con la famiglia e con gli amici secondo la tradizione. La spesa prevista per questa ricorrenza risulta dunque uguale o più alta rispetto a quella dell'anno scorso. Il 58% delle famiglie dichiara che il proprio budget è rimasto invariato rispetto al 2021, mentre il 33% pensa che spenderà di più. Il 31% dei consumatori infine è più cauto e cercherà di limitare i propri acquisti.
A livello di prodotto, guidano la classifica di Natale i dolci natalizi (65%), il formaggio (57%) e il pane (55%). Il comparto pescheria, che nell’ultimo bimestre ha registrato un trend negativo con un calo del 6,2% a settembre e del 5,4% ad ottobre, risulta come prevedibile in ripresa: il 31% degli intervistati dichiara infatti che, tra i prodotti premium, acquisterà soprattutto pesce fresco e frutti di mare.
Per quanto riguarda i canali distributivi, gli italiani sono pronti a spendere il 21% del proprio budget nei supermercati, il 18% negli ipermercati e il 16% nelle botteghe, sacrificando in parte il discount, che raccoglierà solo il 9% del favore degli italiani, frenandone  presumibilmente il trend di costante crescita registrato sia a settembre (+11,4%) sia ad ottobre (+10,4%).

 

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