Linkontro Nielsen: gli italiani più attenti agli aspetti salutistici

di Alessandra Bonaccorsi

Nielsen apre Linkontro 2015, al Forte Village, incentrato quest’anno su “Energia d’impresa: per essere protagonisti nei mercati di domani”. In linea con il tema di Expo Milano, Nielsen individua le nuove abitudini alimentari dei consumatori italiani evidenziando un significativo cambio di tendenza: una maggiore attenzione agli aspetti salutistici dei cibi. “Il dato più rilevante che emerge è senz’altro quello di un nuovo approccio agli alimenti, caratterizzato da una sempre maggiore attenzione agli aspetti salutistici dei cibi della nutrizione - dichiara Giovanni Fantasia, amministratore delegato di Nielsen Italia - Questa si contestualizza nella consapevolezza che una giusta alimentazione sia lo strumento più adeguato per prevenire e gestire disfunzioni fisiche come l’eccesso di colesterolo, l’ipertensione, il diabete e l’obesità. È necessario quindi che produttori e distributori - aggiunge Fantasia – siano consapevoli di questo cambio di mentalità dei consumatori e mettano in atto politiche di sviluppo di nuovi prodotti, sempre più naturali e sempre meno processati”. I retailer e l’industria dovrebbero, quindi, sviluppare nuove formule e tecnologie che rendano il cibo più sicuro e puntare su una corretta ed efficace comunicazione basata su una maggiore trasparenza nel packaging e nella guida dei consumatori.

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Giovanni Fantasia, amministratore delegato di Nielsen Italia
Il cibo non è tutto uguale. Tra i tratti distintivi degli alimenti sono state identificate tre macro aree di offerta: Back to basics (quel che si ricerca maggiormente sono prodotti al 100% naturali, senza coloranti artificiali, ricchi di fibre, biologici); Less is more (è importante l’assenza di colesterolo, grassi, sodio, zucchero, calorie); More is more (prodotti arricchiti di calcio, a valore elevato di proteine e vitamine, ricchi di grassi insaturi, con presenza di micronutrienti).

Cresce la fiducia del consumatore. Nielsen ha, inoltre, analizzato il consumer confidence index, sulla base di tre criteri: la fiducia nelle prospettive di lavoro e nelle prospettive finanziarie personali, e la propensione a riprendere gli acquisti. L’indice registra una timida ripresa sia dei consumi sia della fiducia. E l’alimentare sembra trainare la ripresa. Nei primi due mesi dell’anno si registra una crescita dell’1,1% in termini di valore e dell’1,2% in termini di volumi.
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