Un tema sempre più oggetto di attivismo da parte di consumatori e aziende, quella dell'Iva applicata al 22%, ovvero la massima aliquota possibile, sugli assorbenti femminili. La protesta contro la cosiddetta "tampon tax", che porta con sé il messaggio "il ciclo non è un lusso", è stata oggetto di petizioni e popolari proclami social, sostenuti già da tempo anche da attori come Coop Italia.
Un argomento che si lega a più ampie battaglie sulla gender equality e che trova un nuovo alleato in LloydsFarmacia. La catena farmaceutica, parlando di lotta a una "discriminazione fiscale", ha infatti annunciato che fino al 31 dicembre 2021 venderà nei suoi 260 punti di vendita italiani gli assorbenti femminili con l'Iva azzerata, ovvero a un costo ridotto da quell'importo. Parliamo di oltre 40 tipologie di prodotti coinvolti.
Un atto che, dato il contesto sopracitato, risulta tanto promozionale quanto di posizionamento di brand/insegna sul fronte politico, in dialogo con il target, soprattutto giovane. Un'iniziativa che, non a caso, su Instagram ha già raccolto il plauso di Diana De Marchi, consigliera comunale di Milano, nonché presidente della Commissione Pari Opportunità e Diritti Civili.
A conferma ulteriore, le parole dell'Ad LloydsFarmacia, Domenico Laporta:
“Parliamo di un bene a pieno titolo definibile come primario, che non ha alcun senso equiparare alla tassazione di quelli di lusso. Come LloydsFarmacia, l’abbiamo ritenuta una scelta doverosa e urgente. Perché le scelte inclusive e di eguaglianza ci appartengono, fanno parte della nostra identità e del nostro operare quotidiano. Siamo quindi particolarmente soddisfatti di varare questa iniziativa, con l’auspicio che possa essere un ulteriore segnale, verso un prossimo provvedimento nazionale. Sappiamo che sono diverse le nazioni che si sono già mosse in questa direzione.”
