Lo shopping ibrido come modello vincente per il futuro

Gli acquisti degli italiani stanno evolvendo verso una combinazione tra fisico, online e servizi come il click&collect. I dati OnePoll per Ds Smith

Un modello di shopping ibrido, che mixa canali e modalità d'acquisto in funzione della varietà di esigenze ma anche del livello di servizio offerto dai diversi player retail. Questa la direzione futura ulteriormente consolidata dalla pandemia e confermata da una ricerca demoscopica promossa da Ds Smith e realizzata da OnePoll.

I dati dell'indagine ci dicono che nell'arco di un mese gli italiani comprano nei negozi fisici sei volte, fanno shopping online quattro volte e in tre occasioni utilizzano il servizio ordina e ritira. Il cosiddetto click&collect, tra l'altro, ha ulteriori prospettive di crescita, con il 34% dei rispondenti che dichiara di volerlo utilizzare anche il prossimo anno o a emergenza sanitaria superata.

Come dicevamo, tuttavia, lo shopping ibrido è frutto in parte di una ricerca di esperienze più efficaci e di un approccio ancora "sperimentale" anziché stabilizzato nelle preferenze. Non a caso i numeri presentatati da Salesforce relativi al 2021 ci dicono che per quanto l'eCommerce continui a crescere più velocemente in Italia che altrove, i tassi di conversioni risultino ancora tra i più bassi.

Tornando ai dati OnePoll, la metà (50%) dei consumatori italiani predilige ancora lo shopping nei negozi fisici rispetto allo quello online, mentre il 55% ha dichiarato di vedere nel click & collect l’alternativa di minor interesse. Per quanto riguarda quest'ultimo, la ricerca ha mostrato che le principali complicazioni per i consumatori risiedono nei dubbi sulla reale qualità del prodotto (20%) e sulla sua adeguatezza (23%), oltre al trasporto dei prodotti verso casa (18%). Le stesse criticità emergono per l'eCommerce, con il 63% dei consumatori incerti sulla qualità e l’adeguatezza del prodotto, stante l’impossibilità di poterne testare e verificare la qualità prima di acquistarlo.

Il 41% degli italiani prevede pertanto di ritornare a fare shopping nei negozi fisici – con un 58% di essi che rimpiange la tradizionale esperienza di acquisto. Tra coloro che torneranno a fare acquisti unicamente per via fisica, il 50% ammette, a riprova di quanto sopra, di preferirlo per poter testare e verificare la qualità dei prodotti prima dell’acquisto.

Come affermato in apertura, dunque, quello che si prospetta per il futuro è uno shopping ibrido che vedrà l'evoluzione parallela dell'acquirente, tra nuove aspettative ed esigenze, e dei servizi offerti dai retailer per varietà e livello di qualità.

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