Too Good To Go sta creando una struttura logistica che raccoglierà i prodotti alimentari invenduti. Fra i partner anche Croce Rossa Italiana

La app Too Good To Go propone un patto contro lo spreco dei prodotti alimentari e dei cibi: uno degli obiettivi è far sì che almeno il 50% degli italiani sia più informato sul tema, ma su etichettatura e Tmc (Termine minimo di conservazione).

Il Patto vuole creare un’alleanza aperta ad enti, aziende e supermercati finalizzata a limitare gli sprechi a tutti i livelli della filiera agroalimentare e a portare il tema sempre più al centro del dibattito pubblico e dell’agenda politica. Fra le aziende e i marchi che hanno risposto all'appello: Birra Peroni, Carrefour, Chi è il padrone? La Marca del consumatore, Cirfood, Danone, Fruttagel, Granarolo, Gruppo Montenegro, Gruppo VéGé, IKEA, Kraft-Heinz, Mare Aperto, Naturasì, Nestlé, Raspini Salumi, Salumi Pasini, Unilever, Wami.

Too Good To Go sta creando una struttura logistica che raccoglierà i prodotti invenduti delle aziende, evitando che vengano gettati con conseguente spreco di risorse alimentari ed economiche. Questi prodotti saranno poi distribuiti ai cittadini attraverso le Magic Box XL acquistabili a un prezzo fortemente scontato sempre tramite la app di Too Good To Go e ritirabili in punti di prelievo designati. Le operazioni prenderanno il via entro giugno 2021  e vedranno la partecipazione anche di Croce Rossa Italiana, a cui saranno destinate parte delle risorse alimentari in modo da rispondere alle sempre più crescenti richieste di aiuto da parte di persone colpite dalle conseguenze economiche della pandemia in corso.

I 5 punti fondamentali dell'antispreco

Too Good To Go prevede una serie di azioni chiave basandosi su cinque punti fondamentali: etichetta consapevole, azienda consapevole, consumatore consapevole, supermercato contro lo spreco, fabbrica contro lo spreco. Le aziende potranno sottoscrivere quali tra i punti proposti da Too Good To Go portare avanti per sensibilizzare dipendenti, consumatori e migliorare la propria filiera.

L’etichetta consapevole rappresenta una priorità considerando che il 10% dello spreco alimentare in Europa deriva proprio da un’errata interpretazione delle etichette. Too Good To Go incoraggia l’utilizzo di un’ulteriore specifica che, applicata sui prodotti e sulle confezioni, consenta di interpretare meglio il significato del Tmc (termine minimo di conservazione indicato con la frase da consumarsi preferibilmente entro). L’etichetta consapevole inviterà gli italiani a verificare se i prodotti siano ancora consumabili dopo la data minima di conservazione grazie alla presenza di una frase distintiva Spesso buono oltre e a una serie di pittogrammi che consiglieranno di osservare, annusare, assaggiare. La campagna, che Too Good To Go ha già promosso con successo in Francia, Germania e Danimarca, arriverà in Italia grazie all’impegno dei partner aderenti al Patto a partire dal 2021.

Con i punti del Patto Azienda Consapevole e Consumatore Consapevole, Too Good To Go propone alle aziende di comunicare il proprio impegno e sensibilizzare contro gli sprechi alimentari sia i propri dipendenti sia i consumatori finali, tramite webinar e campagne informative. O ancora, con azioni per migliorare il welfare interno: abbattendo gli sprechi della mensa aziendale con la creazione, attraverso l’app di Too Good To Go, di un hidden store con i prodotti invenduti dedicato in esclusiva ai dipendenti.

Con Supermercato contro lo spreco Too Good To Go supporta le catene di supermercati nelle attività di monitoraggio degli sprechi in store e nell’attivare iniziative ad hoc come la promozione all’interno dei punti di vendita di scaffali o sezioni speciali dedicate a prodotti che hanno superato il Tmc, con relativa comunicazione integrata.

Infine, le aziende che sottoscriveranno il punto del Patto relativo alla Fabbrica contro lo spreco si impegneranno a monitorare la propria catena di produzione e a limitarne gli sprechi, soprattutto in riferimento ai prodotti che rimangono in giacenza in magazzino e che non hanno altra possibilità di essere utilizzati.

"L’obiettivo del patto contro lo spreco alimentare -commenta Eugenio Sapora, Country Manager Italia di Too Good To Go- è creare una rete virtuosa di attori che si impegnano a informare e sensibilizzare su una problematica che sta diventando sempre più importante, e a compiere azioni concrete per avere un impatto diretto. Il fatto che così tante realtà abbiano deciso di accogliere il nostro invito non fa altro che rafforzare il nostro impegno per portare il contrasto allo spreco alimentare sempre più al centro dell’attenzione e del dibattito". 

"In questa fase storica abbiamo bisogno più che mai di costruire sinergie tra imprese, terzo settore, istituzioni e cittadini -sottolinea Maria Chiara Gadda, prima firmataria della legge anti-spreco 166/16-. Serve ripensare un modello sociale, culturale ed economico che nella pandemia ha mostrato tutte le sue fragilità. Contrastare lo spreco alimentare non è solo un fatto di riduzione quantitativa, piuttosto una opportunità per creare nuovo valore nella filiera economica, inclusione sociale e maggiore consapevolezza nei cittadini".

Anche Altroconsumo, la più grande organizzazione di consumatori in Italia, prende parte al Patto, per accrescere e misurare la consapevolezza dei consumatori su un tema sempre più importante come lo spreco alimentare e per diffondere le buone pratiche per evitarlo.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome