Mangiare fuori casa piace a tutti gli italiani: ecco i trend da Nord a Sud

L’Ufficio Studi Foodiestrip Poliandri ha pubblicato la prima edizione del Report "Eating Out" in Italia, una tendenza che coinvolge uomini, donne e millennial

I programmi di cucina piacciono, così come le nuove ricette da preparare tra le mura domestiche, ma anche quando si tratta di mangiare fuori casa gli italiani si mostrano sempre favorevoli e compatti (con beneficio del settore ristorazione). Uomini, donne, millennial: il pasto out of home piace proprio a tutti, come conferma la prima indagine sul tema di Foodiestrip, app dedicata all’eating out.

Il report ha coinvolto 15mila intervistati: 50% uomini e 50% donne, equamente distribuiti tra Nord- Centro – Sud e di età compresa fra i 18 e i 65 anni. Vediamo alcuni dei trend emersi.

  • Le donne rinunciano volentieri ai fornelli
    Oltre il 66% delle signore (con punte che arrivano al 77% al Nord) preferirebbe pranzare fuori e il 55% risparmiarsi la fatica della cena serale.
  • La cena fuori è preferita, soprattutto dai giovani
    Dei tre pasti principali, quello che gli italiani preferirebbero trascorrere fuori è la cena, on una grande prevalenza della fascia tra i 25 e i 34 anni (75% al nord, 53% al centro, 54% al sud). Approfondendo le motivazioni di questo desiderio, emerge come le nuove generazioni vedano in questo momento un’occasione per incontrare gli amici dopo il lavoro senza avere l’incombenza di spesa e preparativi. Un rituale sociale, dunque. Anche la colazione con “cappuccio e brioche al bar”, tuttavia, resta un momento sacro per il 45% degli intervistati.
  • Pausa pranzo più slow e di qualità
    Il “panino al volo”, l’insalatona al bar o l’hamburger, perlomeno in questi due primi mesi dell’anno riscuotono poco interesse. A fare da padrone è il ristorante, preferito dal 48% degli italiani al Nord e dal 42% di quelli al Centro e al Sud. È presto per trarre conclusioni di trend definitive, ma la popolazione intervistata ha comunque dato indicazioni precise: innanzitutto, la cosiddetta “pausa pranzo” deve essere davvero un momento di disconnessione dal lavoro con i suoi ritmi sempre più compressi. In secondo luogo, emerge una maggiore attenzione alla nutrizione, sia in termini edonistici che qualità.
  • L'aperitivo tiene botta
    Regge ancora molto bene il “rituale dell’aperitivo”, che conquista il 46% degli italiani al Nord e supera la soglia del 50% al Centro e al Sud. Ancora una volta la parola d’ordine è “qualità”. Per l’appuntamento pre-serale, al classico bar che propone tartine standard o altri stuzzichini (spesso ricavati da quanto avanzato a pranzo), gli italiani preferiscono i forni-panetteria o le gastronomie.
  • Le capitali dell’eating-out sono, come prevedibile, Milano e Roma. Napoli si piazza al terzo posto seguita da Bari e Brescia.

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