Manifesto di Assisi: l’Italia che fa sistema per un’economia sostenibile

Tra imprese, rappresentanti di istituzioni, mondo politico, culturale e religioso il testo ha già raccolto quasi 3.000 adesioni

Il 24 gennaio 2020 è nato ufficialmente il “Manifesto di Assisi, annunciato presso il Sacro Convento di Assisi alla presenza delle massime cariche istituzionali (tra loro Giuseppe Conte), politiche e imprenditoriali sia nazionali che europee. Un documento di impegno per un'economia a misura d'uomo contro la crisi climatica, nella convinzione che sia possibile azzerare il contributo netto di emissione dei gas serra entro il 2050.

Il Manifesto di Assisi vuole dunque essere un modo per coagulare le forze sane, le intelligenze, le competenze e le volontà della società civile attorno a questo obiettivo comune. Tra i suoi promotori ci sono Ermete Realacci, presidente Fondazione Symbola; Vincenzo Boccia, presidente Confindustria; Ettore Prandini, presidente Coldiretti; Francesco Starace, amministrazione delegato Gruppo Enel e Catia Bastioli, amministratore delegato Novamont.

Ad aderire al manifesto, però, sono già stati quasi 3mila firmatari. Tra i primi di loro per il mondo della gdo ci sono Giorgio Santambrogio, amministratore delegato Gruppo VéGé e Presidente Adm, e Francesco Pugliese, Ad Conad.

 

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