Mapic-Cannes, l’Italia conferma la sua forza

La ventunesima edizione del più famoso salone dell'immobiliare commerciale europeo, che si tiene al Palais des Festivals di Cannes, rafforza la tendenza affermatasi negli ultimi tre-quattro anni: partecipazione selettiva e qualificata. Usa il Paese d'onore 2015

Nonostante il Mapic 2015 (Cannes, Palais Des Festivals, 18-20 novembre) abbia aperto le porte pochissimi giorni dopo le stragi che hanno insanguinato il centro di Parigi il venerdì precedente all'inaugurazione, il clima, sotto il duplice profilo meteorologico e psicologico, è stato ben più positivo e rilassato di quanto ci si potesse aspettare. Il calo dei visitatori (8.100 rispetto agli 8.400 del 2014) sarebbe, secondo alcuni osservatori del settore, ben più consistente delle cifre comunicate durante la conferenza stampa da Nathalie Depetro, direttore di Mapic, ed è comunque legato più alla crisi che all'effetto terrorismo.

Sentiment nel complesso positivo

Mapic ha ospitato 8.100 delegati compresi i 2.000 retail executive e i 470 marchi presenti per prima volta. Con 73 nazioni rappresentate, il salone conferma il ruolo di attrattore internazionale con operatori provenienti dal Medio Oriente come Majid Al Futtaim (UAE), Place Vendôme (Qatar) e Arabian Centres (Arabia Saudita), che presentano pipeline numericamente consistenti (Arabian Centres aprirà almeno 12 nuovi centri commerciali da qui al 2017). Da segnalare Iran Mall (Iran),  South Energyx dalla Nigeria, Wanda Group dalla Cina. Fra i grandi operatori europei ricordiamo la presenza dei francesi Klépierre e Unibail-Rodamco, degli inglesi Hammerson e Westfield, della tedesca ECE Projektmanagement e della anglo-portoghese Sonae Sierra.

Si conferma il trend affermatosi nelle ultime edizioni della cosiddetta "crisi": partecipazione numericamente più contenuta, ma più razionale e tranquilla, più orientata a obiettivi concreti. Gli operatori ne sono contenti: per loro vuol dire più business, meno chiacchiere. L’edizione 2014 avevo ha visto la partecipazione di 8.400 delegati, di cui oltre 2.400 retailer, in provenienza da 75 Paesi diversi, e 520 nuovi retail brand.

Riguardo l'edizione 2015 gli operatori italiani sembrano nel complesso soddisfatti, anche se da più parti giungono critiche ai costi crescenti del Mapic (con particolare riferimento agli spazi espositivi).

Usa, Country of Honor

Gli Usa sono stati il Mapic's Country of Honour 2015: la presenza americana è aumentata sensibilmente superando le 136 società, inclusi i 29 stand. Fra le presenze di spicco ricordiamo Thor Equities, Vornado Realty Trust, Simon Property and Kimco, e il debutto di Related Companies (che promuovono Hudson Yards), RFR Realty, SL Green e Archaio.

“New York è una grandissima città, ma negli Stati Uniti ci sono tantissime grandi città -ha ricordato Sam Polese, Executive Vice President of Thor Equities - penso a Austin, Nashville, Portland, San Diego e soprattutto Houston che è la quarta città degli States. Sono tutte ottime destinazioni per i retailer, valide alternative per le stretegie di investimento rispetto alle location costose di New York o San Francisco”.

Secondo JLL  la maggior parte del retail è diffuso nei centri commerciali suburbani e nelle posizioni "free standing", ma un numero crescente di consumatori americani considera i lifestyle centres, che combinano in unico spazio i grandi magazzini, i retailer specializzati e i marchi del lusso aspirazionale, come nuove high street.

Dall'online al "brick&mortar"

Ferma restando l'importanza ormai inconfutabile del multichannel (Karen Harris, Managing Director di Intudigital: “tutte le ricerche segnalano che l'acquirente multichannel è tre volte più importante per valore rispetto al consumatore brick&mortar”), uno dei temi del Mapic 2015 è stato il fenomeno, apparentemente controtendenza ma in via di forte sviluppo, dei retailer on line che muovono verso il brick&mortar.

Sono gli specialisti dell'online (pureplayer) come Spartoo.com (Francia) che ha aperto il suo primo negozio fisico a Grenoble e prevede di aprirne 50 per il 2017, e sta sviluppando la presenza fisica con pop-up store, showrooming e angoli dedicati nei centri commerciali e nelle città.  "Aprire negozi tradizionali su strada ci dà la possibilità di sviluppare la prossimità con i clienti e coinvolgerli in un'esperienza d'acquisto che crea fedeltà alle marche preferite -precisa Boris Saragaglia, fondatore e ceo di  Spartoo.com- attraverso i nostri dati raccolti dall'online presentiamo negli store la miglior offerta locale cioè i prodotti più venduti o preferiti in quella zona".

Retailtainment in ascesa

Mapic 2015 ha testimoniato la forte ripresa del concetto divertimento abbinato al retail (retailtainment) con un'area specifica dedicata a 20 leader mondiali di settore, fra i quali DreamWorks Animation.

Il progetto di Immochan (il cinema multiplex Stratos, disegnato dall'architetto argentino Marcelo Joulia) che aprirà nel 2017 a 20 km da Marsiglia, nell'area urbana di Aubagne, è uno dei più grandi progetti retailtainment in Europa: 15 schermi, oltre 3.412 posti, tecnologie avanzate, 2 ristoranti a tema, che si affianca all'area ricreativo/commerciale con altri 15 ristoranti e 200 negozi.

I Vincitori del Mapic Awards 2015

Best Fashion & Footwear Retail Concept

Primark (Eire)

 

Best Food & Beverage Retail Concept

Five Guys (Usa)

 

Best New Retail Design Concept

Tanya Heat (F)

 

Best Retail Global Expansion

Vapiano (D)

 

Best Retail Digital Strategy

ECE Future Labs

 

Best Pop Up Shop

Magnum Pleasure Store- Covent Garden London

 

Best New Shopping Centre

Milaneo, Stoccarda

 

Best redeveloped Shopping centre

Alegro Setùbal

 

Best Outlet Centre

McArthurGlen Designer Outlet Vancouver Airport

 

Best Retail Urban Project

Markthal Rotterdam

 

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