Martelli presidia l’antibiotic-free con strategie di marca

Ottenuta da carne di suino pesante padano, la linea antibiotic-free tutta italiana comprende quattro referenze di salumi (prosciutto cotto, crudo, mortadella e salame)

Nato come industria di macellazione nel 1959, Gruppo Martelli ha poi avviato la produzione del prosciutto cotto ed è sbarcato nel mondo dei crudi Dop di Parma e a San Daniele. Oggi controlla sette stabilimenti produttivi, macella oltre 700mila suini l’anno e fattura 270 milioni di euro.

Partner storico della gdo, è uno dei maggiori player nel mondo dei prosciutti cotti e dei prosciutti crudi Dop.

Dal 2019 sono usciti allo scoperto. Sessant’anni dopo la fondazione del gruppo, gli esponenti della quarta generazione della famiglia Martelli hanno deciso di abbandonare il loro understatement e di puntare con decisione sul marchio aziendale. Valorizzando tutto quel che ci sta dietro. Ossia il controllo dell’intera filiera delle carni, dalla macellazione dei capi sino alla produzione dei salumi, che fa di questo gruppo mantovano uno dei maggiori operatori del mondo delle carni e gli dà un’identità distintiva nel comparto.
L’italianità, la filiera controllata e la produzione certificata ne hanno sostenuto le vendite anche durante l’epidemia, sia nel preaffettato che al banco gastronomia.

Marco Martelli

“Nel 2020 abbiamo notato una maggiore attenzione del cliente ai prodotti di qualità e alle informazioni contenute in etichetta” spiega Nicola Martelli. Esigenze a cui risponde la nuova linea “Qui Ti Voglio", una gamma di prodotti ottenuti da una filiera italiana priva di antibiotici sin dalla nascita dei suini. Una caratteristica significativa, che la differenzia da altri prodotti dove questi farmaci sono aboliti solo per un tempo limitato della vita degli animali. Ottenuta da carne di suino pesante padano, la linea antibiotic-free tutta italiana comprende quattro referenze di salumi (prosciutto cotto, crudo, mortadella e salame) a cui si aggiungerà presto anche una selezione di carni porzionate. Su ogni confezione è inserito un QR Code che permette di ricevere informazioni sulla provenienza del suino e sugli allevamenti, garantendo al consumatore la qualità della materia prima.

L’antibiotic free, se da un lato risponde in modo concreto alla crescente attenzione dei consumatori nei confronti del benessere animale, dall’altro segna l’ennesima tappa nel percorso di produzione “free from” che Martelli ha avviato, in modo pioneristico e in tempi non sospetti, per offrire alimenti made in Italy di qualità, con un’etichetta “corta” e pulita.

Da tempo tutti i salumi (tranne uno, il prosciutto cotto con crema al Parmigiano Reggiano) sono privi di glutine, glutammato, polifosfati e derivati del latte, così come la nuova gamma degli arrosti di pollo e di tacchino è realizzata con tagli interi e di alta qualità, provenienti da una filiera 100% italiana, privi di allergeni e additivi.
I prodotti Martelli sono creati per rispondere alle richieste di un consumatore esigente qual è quello italiano ma anche per ritagliarsi uno spazio sui mercati esteri. Nemmeno il Covid ha fermato l’espansione internazionale del gruppo che realizza all’estero il 18% delle vendite di salumi con punte del 40% nei prosciutti crudi. A fine 2020 è nata la Martelli Deutschland, seconda società commerciale estera dopo quella negli Usa. Ora nel mirino c’è la Cina, già acquirente di carne, ma dove l’azienda vuole far crescere anche il Prosciutto Crudo di Parma Dop.

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