Mercato farmaceutico commerciale: l’andamento per canale di vendita

Trend di crescita positivo per la farmacia, soprattutto nei segmenti dell’integrazione e del cura persona. La gdo è best performer nel nutrizionale.

Quali sono i canali distributivi più performanti nel comparto commerciale del mercato farmaceutico (che include dagli integratori ai farmaci da banco, alle creme e cosmetici)? Ecco i risultati di una recente analisi Iqvia sull’andamento del settore nel 2019.
La farmacia conferma un trend positivo nella parte commerciale: con un fatturato di oltre 10 miliardi di euro (+0,1%), rappresenta il 76% del totale mercato. Il risultato non basta però a controbilanciare la decrescita delle vendite nel farmaco etico (-1,3%) che impattano sul fatturato totale della farmacia, pari a 24,2 miliardi di euro, -0,7% sul 2018.

Il settore commerciale in farmacia si evidenzia per incrementi soprattutto in due categorie. La prima è quella degli integratori, che continuano la loro crescita a valori del 3,1% nel 2019 per un giro d’affari di 3,8 miliardi, e un aumento a volumi dell’1,1%. La seconda categoria più interessante è quello della cura della persona (creme, cosmetici, ecc.), in leggero aumento (+0,8%) a due miliardi di euro, sebbene con un calo a volumi dello 0,5%.
Il segmento dei prodotti da banco di autocura (per es. aspirina, tachipirina) realizza vendite per 2,3 miliardi (-0,2%), e un calo a volumi del 3,2%. Decresce il comparto del parafarmaco (siringhe, termometri, ecc.) a 1,6 miliardi (-5,7%), mentre è meno evidente il calo delle vendite a volumi (-3,8%). La diminuzione più marcata si registra nel nutrizionale (latti in polvere, alimenti per celiaci, ecc.), che scende a 400 milioni (-4,3%), risentendo particolarmente della concorrenza della grande distribuzione organizzata.

La gdo realizza il 62% del fatturato complessivo del comparto nutrizionale, confermandosi come il best performer nel segmento.
Venendo all’andamento generale del settore commerciale in gdo, il fatturato dei corner degli ipermercati e dei supermercati cala dell’1,1%, a 672 milioni di euro. Nel caso degli iper e dei super senza corner, la diminuzione è di circa il 4%, a 1.692 milioni di euro (-4,4%).
Le vendite della parafarmacia diminuiscono dell’1,1% a 848 milioni di euro.

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