Milano protagonista di una nuova Food policy

di Laura Seguso

La città metropolitana oggi appare il luogo ideale per sperimentare la collaborazione tra istituzioni e imprese perché laboratorio di concentrazione e densità, che portano all’urgenza dei problemi e delle questioni; sussidiarietà, ovvero di prossimità ai bisogni sociali; snodo tra orizzontalità, perché terreno fertile per l’applicazione di approcci collaborativi basati su aspetti relazionali e verticalità, per le possibilità offerte alle aree metropolitane dalle reti lunghe a scala globale.

  • Il Comune di Milano – in linea con quanto stanno sperimentando diverse aree urbane a livello globale (tra le altre, Londra, New York, Melbourne, Amsterdam, Toronto) – ha avviato un duplice percorso,  strutturato in un livello di intervento locale e nel lancio di una rete internazionale di città impegnate su questi temi e nella definizione di un Patto.
  • Il percorso locale è volto alla promozione di una Food Policy (il documento ufficiale verrà sottoscritto il 16 ottobre, in occasione della Giornata Internazionale dell’Alimentazione) che renda Milano protagonista di una modalità innovativa di governare la città verso un futuro sostenibile, mettendo a sistema le proprie politiche che incrociano i temi del cibo da diversi punti di vista: territorio, welfare, educazione, ambiente, benessere, relazioni internazionali.
  • L’impresa, da centro dell’iniziativa di responsabilità sociale deve riconoscersi in una relazione circolare con gli altri soggetti che operano nel medesimo territorio. Il fenomeno da singolo diventa dunque collettivo: è tempo di rimettere al centro il tema dell’impatto, poiché “soltanto favorendo la collaborazione e il coordinamento fra città, imprese e organizzazioni internazionali è possibile creare un sistema virtuoso che sappia affrontare e risolvere in modo efficace, una delle questioni più complesse dei nostri tempi”- ha concluso Patrizia Rutigliano, presidente di Ferpi.

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