Mollano tutto e…

Sarà che se ho un nervo scoperto lo sfioro di continuo, ma quando mi capita una giornata no sul lavoro incappo solo in notizie di gente che si licenzia. Non mi riferisco al fenomeno della Great Resignation che tanto eccita gli americani -e per ricaduta anche noi- bensì a quelle storie che fanno capolino su giornali e social nel preciso momento in cui sbatti la testa sulla scrivania o pianifichi una strage aziendale. Mi viene anche il dubbio che ci sia un algoritmo che lo fa apposta.

“Lasciano il posto fisso per girare il mondo in barca a vela” oppure “Vendono tutto e partono verso l’ignoto col camper”; segue foto di coppia giovane, ma non troppo, sempre belli, sorridenti, con figli piccoli e il cane, lei con la camicia di jeans, lui con la barba e gli occhiali. Vi guardano felici, un attimo prima di salpare dal molo o ingranare la marcia nel garage. Che effetto vi fanno queste notizie? A me ricordano quei parenti-serpenti che per ferirti ti toccano quei famosi nervi scoperti: Tua cugina Carla si sposa – Il figlio del vicino si è laureato in soli 2 anni con 110mila e lode – Il tuo ex è stato assunto in banca (sì, questa è un pò vecchia, ma sempre valida). In un misto tra sorpresa, sconforto e sindrome del paragone, la coppia di velisti e il fidanzato delle superiori ci fanno sentire in un solo modo: dei poveri sfigati.

Per fortuna ogni tanto compare la notizia “Lasciano Milano per produrre latte di capra in Maremma”. La coppia in questione non è così stilosa nel look, ha lo sguardo di chi si è già mezzo pentito, ma soprattutto vi fa sentire meno a disagio col mondo, pensando che avete sì litigato col capo, ma stasera non dovete mungere decine di caprini belanti in una stalla.

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