Movimentazione alimentare, colonna portante dell’economia

di Massimo Gianvito

La produzione di veicoli dedicati al trasporto refrigerato sta vivendo una fase di espansione, spinta  dal rinnovo della vecchia flotta commerciale e dalla diffusione dell’e-commerce. “Il mercato dei veicoli per il trasporto refrigerato -spiega Antonello Serafini, direttore commerciale Lamberet- è in grande movimento in tutte le gamme di prodotto. Cresce nel segmento dei veicoli commerciali leggeri (LCV), poiché sempre più tipologie di merci devono essere trasportate a regime di temperatura controllata con consegne a donicilio. Cresce il mercato delle motrici pesanti e dei semirimorchi isotermici a causa del normale “svecchiamento” del parco circolante. E per la necessità di aumentare la capacità di trasporto per rispondere all’aumento delle merci prodotte sul territorio. I clienti principali sono le società di logistica e trasporto delle merci soprattutto legate alla grande distribuzione organizzata”.

Il sistema logistico investe nel foodpomodori
Recentemente è stato inaugurato a Venezia il Venice Green Terminal (VGT), un hub per l'approdo, la lavorazione, lo stoccaggio e la spedizione di prodotti freschi deperibili, ortofrutta, preparazioni alimentari, caseari, vino e alcolici, convenzionali, white lines e farmaceutici. La struttura offre servizi per l’importazione, l’esportazione, il transito, lo stoccaggio e la distribuzione logistica dei prodotti destinati in Italia, nei Paesi Europei o verso le principali destinazioni internazionali. “Quella legata ai prodotti freschi è una tipologia di attività che a Venezia è stata poco sfruttata -dichiara Sergio Berto, presidente di VGT- ma che è in grado di portare molti vantaggi a tutto il territorio. Penso in particolare agli importatori che pur con sede e punti di vendita nel Nordest, finora hanno sbarcato i prodotti ordinati in porti meno vicini con conseguenti maggiori spese di trasporto e un maggior impatto ambientale”.

Food express on the world
“Siamo da sempre un punto di riferimento nel settore delle consegne -sottolinea Simona Lertora, head of marketing and business development di DHL Express Italia- per cui ci è sembrato naturale estendere la nostra attività anche al food. Questo servizio è stato lanciato ufficialmente con l’avvio di Expo e si rivolge in particolare alle aziende alimentari medio piccole che attraverso l’e-commerce vogliono diffondere le loro eccellenze anche oltre i confini nazionali. Per la consegna di generi alimentari abbiamo sviluppato un packaging di cartone dedicato, caratterizzato da un logo, una forchettina in movimento con la scritta Food, che utilizza masse refrigeranti per la conservazione degli alimenti; si tratta, cioè, di un sistema di refrigerazione passiva. In base al numero di masse refrigeranti inserite possiamo mantenere la temperatura tra 2 e 8 gradi, tra 8 e 15 e tra 15 e 25. I contenitori sono di tre dimensioni, piccolo, medio e grande, per consentire anche la spedizione di piccole quantità. Inoltre disponiamo di un servizio di monitoraggio della spedizione, in modo da poter intervenire nel caso si verifichi qualche problema. Non spediamo frutta e verdura perché sono altamente deperibili, e i formaggi freschissimi perché ci sono delle normative molto stringenti in materia”.

Il click & collect si apre al food
InPost - Refrigerated Locker System 4L’e-commerce dei prodotti alimentari in Italia sta muovendo ancora i suoi primi passi, ma gli operatori della distribuzione stanno già guardando al futuro. Un sistema come il click & collect si sta già preparando per gestire gli ordini del food. Dal 2016, InPost aprirà la sua rete di locker ai freschi e ai surgelati. InPost, ricordiamolo, è il servizio che permette al consumatore di acquistare in rete dei prodotti (finora solo non food) e di ritirarli in aree esterne a un punto di vendita predefinito anche se il negozio è chiuso, utilizzando, appunto, una rete di contenitori chiusi. Stefano Moni, amministratore delegato di Locker InPost Italia così ci spiega: «La versione refrigerata del locker è modulare, per cui si potrà aggiungerla al locker standard, e consta di tre sezioni: una a temperatura ambiente, una fra i 2 e i 4 gradi, per i freschi, ed una a -18 gradi, per i surgelati». Al momento non si sa ancora quali saranno le referenze trattate.

  • Esselunga. esselungaIl servizio di consegna a domicilio di merce refrigerata è in crescita come tutta la domanda dell’online in Italia -fanno sapere da Esselunga-. Così come accade per i negozi tradizionali, il fresco è molto acquistato dai clienti, soprattutto confezionati, come per esempio latticini, ma anche deperibili quali frutta e verdura, carne, pesce e prodotti di gastronomia. Per le consegne utilizziamo furgoni di varie case produttrici, da 35 q.li, con cella fresca e surgelati”.
  •  Metro.metro“La consegna di merce refrigerata “Metro da te” è   uno dei punti di forza di Metro -sostiene Milvia Panico, direttore servizio di consegna Metro Italia Cash and Carry-. Il rispetto della catena del freddo viene garantito in tutte la fasi del processo, fino alla consegna al cliente. Il retailer ha scommesso su quelle categorie che sono fondamentali per fidelizzare il cliente Horeca, quali ultra freschi, carne, pesce e ortofrutta, e freschi, come formaggi, latticini, salumi, surgelati. La grande e crescente attenzione alla disponibilità di prodotti locali e a filiera corta incontra le aspettative del professionista, costantemente impegnato ad integrare il proprio menu con specialità regionali. Conciliare un servizio impeccabile con la grande flessibilità richiesta dal ristoratore italiano non è certamente una sfida semplice. L’elevata capillarità della rete distributiva dei 48 punti di vendita in Italia garantisce, però, grande prossimità verso il cliente”.
  • Cortilia. cortilia-it_cassetta_mista_mediaConsegniamo soprattutto frutta e verdura -afferma Marco Porcaro fondatore e amministratore delegato di Cortilia-, ma abbiamo esteso la nostra offerta anche a carne e formaggio, prodotti che richiedono appunto un trasporto a temperatura controllata per rispettare i principi organolettici. Una delle maggiori criticità è rappresentata dalla logistica, anche in considerazione della struttura orografica del territorio italiano: ci appoggiamo a diversi fornitori che si occupano di trasportare i nostri prodotti”.

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