Nasce il Progetto Trentino Frutticolo Sostenibile

files Nato su iniziativa di APOT - Associazione Produttori di Ortofrutta del Trentino, con un obiettivo chiaro e rivolto al territorio, il Progetto Trentino Frutticolo Sostenibile è guidato da un comitato di coordinamento, partecipato principalmente dai Consorzi soci e da due società specializzate in Comunicazione e in Marketing dei prodotti agroalimentari. L’iniziativa prevede l’organizzazione di incontri e la divulgazione di notizie che diano risalto ai progetti, agli investimenti e alle attività messe in atto dagli operatori e professionisti della frutticoltura provinciale, con trasparenza e con chiarezza nei contenuti, tempi e responsabilità. Filo conduttore, la sostenibilità, presente e futura, per rispondere alla comprensibile domanda della società civile che chiede ai frutticoltori un atteggiamento responsabile verso beni preziosi come l’ambiente e la salute.

“Potrebbe apparire come una novità la nostra iniziativa, ma di fatto già nei primi anni ’80 i produttori e la Provincia Autonoma di Trento firmarono come impegno volontario i primi ‘protocolli di difesa integrata’ – ha affermato Ennio Magnani Presidente di Apot. I produttori da allora si sono fortemente impegnati, in ambito provinciale e regionale, facendo cresce una stretta collaborazione, tra di loro e con le istituzioni nazionali ed europee, per individuare e adottare una produzione sempre più ‘sostenibile’ e allo stesso tempo utilizzando metodi aggiornati e coerenti con gli altri paesi europei”.

Da allora i risultati dell’impegno dei frutticoltori trentini sono rilevanti. Il protocollo di produzione integrata oggi, per esempio, non è più volontario ma obbligatorio, e dal 2006 è certificato; i controlli sono molto più capillari e vasti, le sanzioni più rigide. Nell’ambito della sicurezza e della certificazione ci sono nuove normative per l’analisi dei rischi (DVR) o per adeguarsi alle norme sulla sicurezza del lavoro. Alcuni produttori aderiscono anche a disciplinari volontari, come il Global Gap, per poter fornire il mercato delle grandi catene distributive europee.

Il Progetto Trentino Frutticolo Sostenibile è dunque la pubblicazione del lavoro svolto in passato ma che da oggi continua a porte aperte, dove tutti i portatori di interessi nel progetto, dal pubblico e dalle istituzioni fino ai privati, possano comprendere, conoscere e contribuire da vicino alla costruzione della complessa strada verso la sostenibilità. Il progetto è guidato da un Comitato di Coordinamento, partecipato dai Consorzi soci, Melinda, La Trentina. L’organigramma comprende un Audit Interno, gruppo esteso con la presenza di rappresentanti dei principali enti vicini al settore frutticolo, e un Audit Esterno rivolto a tutti quei portatori di opinione come i Comitati per la Salute o le pubbliche amministrazioni.

“L’immagine dei prodotti ortofrutticoli trentini è eccellente su tutti i mercati grazie al lavoro fatto dai produttori sulle eccellenze locali - ha sottolineato Roberto Della Casa, docente universitario e titolare della società di ricerche Agroter, che guida del comitato di coordinamento del progetto. Ora occorre integrare l’approccio “al fare”, tipico del mondo agricolo, con un orientamento “al comunicare” ciò che si fa, anche verso l’interno, ma soprattutto “al concertare” i sentieri di sviluppo con tutti i portatori di interessi locali che sono - e saranno sempre più - parte integrante del sistema economico agricolo, oltreché di quello locale”.

“Dobbiamo essere coscienti che solo attraverso una progettualità rinnovata ma anche sufficientemente condivisa sarà possibile migliorare la qualità del sistema produttivo e del sistema territoriale, offrendo maggiori garanzie sociali ed economiche al Trentino, dando pieno significato al concetto di sostenibilità - ha concluso Alessandro Dalpiaz, direttore APOT. Con il ‘Progetto Trentino Frutticolo Sostenibile’ per la prima volta l’agricoltura diventa parte attiva e si crea un approccio coordinato tra diversi attori dove la sostenibilità diventa filo conduttore alla ricerca di soluzioni che rendano concreti i nostri obiettivi”.

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