NaturaSì e Slow Food con Banca Etica per un prestito obbligazionario

Il denaro può trasformarsi in cibo attraverso progetti di sviluppo dell’agricoltura biologica e biodinamica. Questo lo scopo del progetto

In un'ottica di economia civile nasce un progetto che coinvolge NaturaSì, Slow Food e Banca Etica: l’emissione di un prestito obbligazionario di 10 milioni di euro che prevede un tasso di interesse netto del 3% annuo, remunerato in buoni spesa, che permetterà di attuare progetti di sviluppo dell’agricoltura biologica e biodinamica. Il prestito obbligazionario è stato presentato oggi a Torino, nel corso di Terra Madre Salone del Gusto 2022, in un evento dal titolo “E se l’economia fosse al servizio della Terra?”. L'economista Leonardo Becchetti spiega che si tratta di "un nuovo filone della finanza" e che "rappresenta una vera e propria rivoluzione perché presuppone che l’obiettivo dell’investimento non sia più soltanto ottenere il massimo profitto senza preoccuparsi delle conseguenze. L’obiettivo, invece, è generare un impatto sociale e ambientale positivo. Questo tipo di finanza ha prodotto quelle che chiamo emissioni di scopo: possono essere, ad esempio, green bond o social bond, emissioni nelle quali si prende un impegno con i finanziatori affinché i soldi raccolti siano investiti in progetti con un ampio impatto sociale o ambientale. Questo settore sta crescendo moltissimo e producendo risultati importanti: continuare a lavorare lungo questa strada, trovando anche nuovi obiettivi da porsi, ritengo sia molto molto importante”.  Le somme raccolte con il prestito obbligazionario, infatti, saranno impiegate da NaturaSì per sostenere le aziende agricole e quelle di trasformazione nel migliorare le proprie strutture e fare investimenti a medio termine.

Le dichiarazioni

Noi viviamo di pane, non di denaro ed è necessario generare consapevolezza sulle scelte che facciamo quando riempiamo il carrello della spesa e quando dobbiamo gestire i nostri risparmi. Noi diamo per scontato che il cibo sia sempre a nostra disposizione quando abbiamo del denaro, ma gli ultimi eventi geopolitici e finanziari ci stanno chiamando ad occuparci oggi del nostro cibo di domani, affidando consapevolmente ad agricoltori virtuosi almeno una piccola parte dei nostri risparmi”, commenta Fabio Brescacin, presidente di NaturaSì.

"Il paradigma che applichiamo al cibo, buono pulito e giusto per tutti, può applicarsi ad ogni aspetto della vita umana perché ha in sé il germe di un umanesimo ecologista, si ispira alle origini della vita stessa: la madre Terra, fonte di nutrimento e vita per tutti, indiscriminatamente”, dichiara Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia.

L'agricoltura biologica è uno dei settori produttivi cui la finanza etica guarda e in cui investe da sempre con grande attenzione. Ci sembra un modo molto concreto per rendere tangibile la reale finalità degli strumenti finanziari: mettere al centro non la dimensione finanziaria fine a se stessa, ma quella dell’economia reale e - in questo caso - la produzione agricola che garantisce un futuro migliore alle persone e al pianeta”, aggiunge Nazzareno Gabrielli, direttore generale di Banca Etica.

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