Nel mondo come cambia la vita in casa? Il report Ikea

È quello che ha cercato di scoprire Ikea con la ricerca “Life at Home Report 2017”. In controtendenza l’Italia, in cui la cucina si conferma cuore della casa: è qui che il 56% degli italiani discute maggiormente

Casa dolce casa, recita un famoso detto popolare. Ma la casa è anche un luogo di piccole “battaglie quotidiane”, delle discussioni per i propri spazi e del legame affettivo con gli oggetti. È quanto emerge da “Life at Home Report 2017”, una ricerca internazionale realizzata da Ikea, che esplora cambiamenti e stili di vita. L’analisi è stata condotta su 22.000 persone, tra i 18 e i 65 anni, in 22 Paesi nell’arco di sei mesi: 54 home visit, 5.000 conversazioni online, 874 ore d’incontri, ascolto dei social media, 12 settimane con 18 “home pioneers”, persone che vivono la casa in modo inusuale e originale.

Da una parte, c’è la necessità di rispettare lo spazio di chi lo occupa dall’origine, dall’altra la difficoltà di “sentirsi a casa” nell'appartamento di qualcun’altro

Dalla ricerca emerge che il rapporto con le altre persone è spesso fonte di discussione: un confronto su sei nasce quando qualcuno invade “il nostro spazio”. In casa ogni spazio (stanza / sedia / oggetto) ha un suo “proprietario” che ne esprime l’identità: “guardo un film sul mio lato del divano”, “il garage di papà”, “a tavola il mio posto è quello”, “la Tv l’ho comprata io”. L’invasione del proprio spazio è talvolta fonte di stress e aggressività, ma reclamarlo non è semplice: il 42% ha ammesso di non avere il coraggio di farlo. Questo accade maggiormente quando si vive in situazioni non convenzionali, ad esempio in casa d’altri senza pagare l’affitto, o con sconosciuti. Al contrario, rivendicare limiti e confini, provoca sentimenti positivi: calma per il 40%, felicità per il 26%, sollievo il 27% e eccitazione per il 12%.

Il più comune luogo dei conflitti in casa è il soggiorno, dove litiga il 46% degli intervistati: una zona fluida in cui gli spazi personali si confondono, in cui è difficile stabilirne i confini. Le case sono sempre più piccole, il soggiorno si trasforma da quella che era la classica zona TV ad una stanza adatta ad accogliere esigenze diverse e spesso contrastanti.

Ma la sfida più dura da affrontare è trasferirsi nella casa di qualcun altro: il 44% degli intervistati ritiene addirittura sbagliato rivendicare i propri spazi quando ci si traferisce, una percentuale che sale al 71% per gli indonesiani, al 59% per i filippini e indiani, mentre in fondo alla classifica troviamo tedeschi e danesi con il 27%.

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