Nell’agenda Renzi c’è la spinta per il retail?

Lobbying – Dal Palazzo, l’evoluzione delle istanze del mondo del retail e del largo consumo in discussione sui tavoli politici

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Dopo i risultati elettorali delle elezioni europee, il governo di Matteo Renzi si trova con un'agenda ricca di impegni e di iniziative da portare avanti anche per risponderealle aspettative degli elettori. In primis, il decreto c.d. Bonus-Irpef, procede spedito verso l'ok delle commissioni Bilancio e Finanze del Senato. Il governo condivide l'esigenza di allargare alle famiglie più numerose (da tre figli in su) e con un solo reddito il bonus di 80 euro. E, sempre l'esecutivo, ha precisato che eventuali maggiori introitiche arriveranno dalla lotta all'evasione e che dovranno essere permanenti, (anche dopo il 2014-2015) saranno destinati alla riduzione del carico fiscale.Con riferimento alla Tasi, per lo slittamento ad ottobre nei Comuni che non hanno ancora deliberato l'aliquota si procederà con ogni probabilità attraverso l'approvazione di un emendamento che vada in questa direzione, o sarà il prossimo CdM a deliberare un provvedimento d'urgenza. Il provvedimento dovrà essere approvato in tempi brevi dal Senato, per poi passare alla Camera, dove in pochi giorni potranno essere eventualmente apportate modifiche minime, poichè il decreto decade il 23 giugno.

La riforma della Pubblica Amministrazione arriva in Consiglio dei Ministri il 13 giugno e dovrebbe prevedere l'eliminazione di sovrapposizioni, sia con riferimento alle funzioni che alle strutture, soprattutto centrali, procedure farraginose che rendono la vita impossibile ai cittadini e alle aziende. E anche sul Jobs Act, visto che le misure per ridurre la disoccupazione e rilanciare la produttività delle imprese sono una delle scommesse fondamentali del Governo, sulla quale Renzi ha puntato molto, anche con i partner europei, si spinge per i tempi di approvazione. Il testo della legge delega in discussione al Senato, che si compone di due capi e sei articoli e prevede la riforma degli ammortizzatori sociali, dei servizi per il lavoro e delle politiche attive, di riordino dei rapporti di lavoro e di sostegno alla maternità e alla conciliazione, dovrebbe essere chiuso in prima Lettura al Senato entro luglio, quindi se ciò accadrà significa che già a settembre lo si potrà con ogni probabilità avere in Aula alla Camera. Il Ministro del Lavoro Poletti ha chiarito che, se nel merito le posizioni interne alla Maggioranza e in Parlamento saranno sufficientemente vicine, si potranno evitare più passaggi parlamentari. Al Ministero del Lavoro si stanno organizzando per lavorare già alla predisposizione dei decreti attuativi della delega in modo da procedere celermente anche dopo l'approvazione definitiva della legge delega.

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