Un intervento di rigenerazione ambientale finalizzato a rispristinare il patrimonio naturalistico locale andato distrutto a causa del grave incendio che più di un anno fa ha devastato il territorio. Lo hanno realizzato Legambiente e Nespresso, su un’area di 12.000 mq a Cuglieri, in provincia di Oristano, nell’iniziativa “Le città che respirano”, promossa dal colosso del caffè per sostenere e valorizzare il patrimonio ambientale e paesaggistico italiano e intervenire in aree bisognose da un punto di vista di tutela, ripristino ambientale e sostegno del patrimonio naturalistico italiano. Con questa iniziativa, la multinazionale si impegna, insieme a Legambiente e AzzeroCO2, a tutelare il patrimonio naturalistico del Paese con l’obiettivo di rendere l’Italia sempre più verde, aumentarne la biodiversità e dare a tutti la possibilità di vivere attivamente il proprio territorio riscoprendone la sua bellezza.
Le caratteristiche dell’intervento
L’intervento è stato volto al recupero dell’area pubblica e alla pulizia del percorso di accesso al manufatto medievale. Alle pendici del maniero e nella parte di accesso allo stesso si è provveduto alla ripulitura delle zone bruciate e al recupero delle piante sopravvissute alle fiamme, in particolare alcune ceppaie di leccio. Si è poi proceduto contestualmente alla messa a dimora di oltre 400 piante per ri-naturalizzare l’area.
La ratio del progetto
“L’intervento di ripristino ambientale concretizza il nostro impegno per tutelare territorio e ambiente e del nostro approccio alla cura, che portiamo avanti attraverso il programma Nespresso per l’Italia -, racconta Silvia Totaro, sustainability manager di Nespresso Italiana-. Il progetto di rinaturalizzazione è solo l’ultimo di una serie di azioni che abbiamo intrapreso lungo tutto lo Stivale attraverso ‘Le città che respirano0, con cui vogliamo continuare a portare più verde in Italia, allo stesso tempo difendendo le aree colpite, come quella di Cuglieri, e restituendole alla collettività”.
