Nestlé e Too Good To Go aiutano a differenziare e a non sprecare

In Italia ci sono oltre 200 modalità di raccolta differenziata. Per aiutare il consumatore il brand ha aggiornato la piattaforma "Dove lo butto?"

A un anno dal lancio di “Dove lo butto?”, la piattaforma digitale di Nestlé per la raccolta differenziata, l'azienda rinnova il portale per offrire ai consumatori ulteriori strumenti sul corretto smaltimento dei rifiuti, ma anche per sensibilizzarli sul tema dello spreco alimentare. La versione aggiornata include infatti un’etichetta consapevole “digitale”, che, una volta selezionato manualmente il prodotto di interesse o effettuata la scansione del codice a barre, fornisce indicazioni per interpretare il termine minimo di conservazione presente sul packaging.

In particolare, con questo nuovo strumento, i consumatori potranno verificare se i prodotti siano ancora consumabili dopo il termine minimo di conservazione affidandosi ai propri sensi (olfatto, vista e gusto) e contrastando così lo spreco alimentare. Il progetto nasce in collaborazione con Too Good To Go – l’app contro gli sprechi alimentari - di cui Nestlé in Italia è partner dall’inizio del 2021 nell’ambito del “Patto Contro Lo Spreco Alimentare” e al momento coinvolge i prodotti Nescafé Dolce Gusto.

Inoltre, l’upgrade della piattaforma consente di ottenere informazioni più immediate sulla raccolta a cui destinare il packaging dei prodotti grazie a una nuova funzione che, tramite la geolocalizzazione, in pochi istanti segnala le disposizioni del proprio Comune, senza la necessità di rimandare l’utente al sito della municipalizzata locale, come accadeva prima dell’aggiornamento. Questa novità si aggiunge alle altre introdotte durante l’ultimo anno, come la sezione editoriale dedicata a news e suggerimenti sulla sostenibilità.

Tra l'altro, dallo studio “Dove lo butto? – The consumer digital platform”, commissionato da Nestlé ad Althesys per effettuare questo lavoro di mappatura delle modalità gestionali della raccolta differenziata in Italia, sono emersi risultati particolarmente significativi. La ricerca, che copre l’88,99% della popolazione italiana, ha evidenziato ad esempio che, a seconda dei materiali, nel nostro Paese si arrivano a contare da 62 a 93 soluzioni diverse per la raccolta differenziata di ogni materiale. In particolare, le diverse modalità riguardano le varie tipologie di contenitori (es. campane, sacchi, bidoncini), di misure e colori, nonché l’organizzazione del servizio di raccolta dei rifiuti (es. stradale, domiciliare o isola ecologica).

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