Non è più una tendenza la crescita dei canali digitali ma una solida realtà. Anno su anno, il numero degli utenti aumenta senza sosta e la trasformazione digitale che sta investendo il Paese è assimilata dai cittadini oltre le più rosee previsioni. La pandemia con le restrizioni, ma anche l’accelerazione impressa dalla Pubblica Amministrazione, di fatto hanno convinto sempre più italiani a gestire la propria vita con il digitale.
Il NetComm Forum 2022, appuntamento di riferimento per il mondo digitale italiano, ha messo in evidenza da diverse angolazioni la dinamica in corso, con focalizzazione sul retailing. In particolare sono stati resi pubblici i dati di un’indagine NetRetail, una ricerca di Netcomm in collaborazione con Adform, FiloBlu, Oney, QVC Italia e TeamSystem. Vediamo gli elementi salienti.
Il fisico non può fare a meno del digitale
È evidente e risaputo che nessun canale digitale può dare lo stesso livello di coinvolgimento del canale fisico: il punto di vendita non è affatto in declino ma deve digitalizzarsi. Però è anche vero che ormai il consumatore si informa online prima di “atterrare” in un punto di vendita. Un fenomeno diventato consolidato e decisivo sulle decisioni di acquisto soprattutto per elettronica ed elettrodomestici.
Fenomeno di massa e di grande soddisfazione
Nell’ultimo trimestre gli italiani che hanno acquistato online solo oltre la metà della popolazione: 33,3 milioni gli italiani per 1,2 acquisti al mese di media. Un numero che vale il 9,6% in più rispetto ad analogo periodo pre-pandemia e che è ancora penalizzato dalla frenata dei servizi come il settore travel non ancora ripristinato. Osservando il paniere degli acquisti, il 72% del valore complessivo è dovuto alla vendita dei prodotti. Secondo la ricerca NetRetail, il voto medio che gli italiani assegnano all’eCommerce è 8, un risultato rilevante.
Cresce l’ecosistema del commercio digitale
In origine era solo eCommerce via desktop. Oggi il mobile la fa da padrone e l’utilizzo della App in crescita. Ma non solo. Cresce il fenomeno del live streaming commerce e un italiano su due dichiara di conoscerne l’esistenza. Il target più sensibile a questa modalità di cCommerce è quello delle donne e dei giovani. Di grande interesse il QuickCommerce sul settore alimentare.
Cosa si acquista
Gli italiani si affidano ai canali digitali per comprare diverse categorie di beni durevoli come l’abbigliamento, l’elettronica, l’attrezzatura sportiva, l’arredamento e i casalinghi. Ma cresce in modo rilevante la spesa alimentare e, dopo il big bang della pandemia, prosegue la crescita di contenuti digitali e di intrattenimento. Comunque, la categoria più acquistata è l’abbigliamento e da sola vale il 45,8% dei volumi totali.
Come si paga
Il mondo dei pagamenti è peculiare per geografia. Mentre il commercio elettronico marca delle differenze quantitative in europa (prima Uk, poi Francia e Germania), il modo con cui si paga mostra differenze di tipologia. In Italia prevalgono i metodi digitali con le carte in prima posizione. Per fare un esempio, in Germania il metodo più usato è il bonifico. In Italia si assiste finalmente a una diminuzione dell’utilizzo del contante, anche nei canali fisici.
Logistica e preferenze
Il delivery at home or office (la consegna a casa o in un luogo indicato) la fa ancora da padrone sulle preferenze degli italiani e vale oggi circa l’80% degli acquisti. Del totale dei prodotti fisici acquistati, il 13,9% è stato ritirato presso un punto di consegna e la logistica di prossimità potrebbe rappresentare un importante fronte di sviluppo nei prossimi tempi.
A questo quadro della situazione corrente si aggiungono altre evidenze importanti. La prima è la differenziazione tra pure player e retailer tradizionali. Quest’ultimi hanno oggi un offering digitale completo ma in termini di servizio devono ancora colmare un gap con i eRetailer. Osservando l numeri, i retailer multi-canale (provenienti dal mondo fisico), sono citati solo da un acquirente online ogni sei e sommano una quota di mercato intorno al 10% sul numero di acquisti online.
Roberto Liscia, presidente di NetComm ha commentato: “ [...] oggi a sostenere la crescita degli acquisti online vi sono due fattori principali: l’allargamento della base degli acquirenti, che vediamo essere più di un italiano su due, e l’aumento della frequenza negli acquisti online. Anche in fatto di sistemi di pagamento, assistiamo negli ultimi due anni a un progressivo abbandono dell’uso del contante, che viene utilizzato in modo residuale, mentre la prevalenza di carte, digital wallet e sistemi digitali segna di fatto una forte maturazione nelle abitudini di acquisto online degli italiani.”