Non cambiano le strategie degli addetti agli acquisti

Aziende – In tempi di recessione, sottolinea una ricerca MfgWatch, i responsabili delle supply chain prestano più attenzione alla qualità

La recessione non sembra aver modificato in maniera significativa le decisioni d'acquisto delle imprese europee. È quanto risulta da un'indagine condotta da MfgWatch su un campione di 620 direttori degli uffici acquisti o responsabili della supply chain di piccole, medie e grandi aziende industriali francesi, tedesche, inglesi e italiane. La maggior parte di queste imprese sta soffrendo per via della difficile situazione congiunturale. Il 42% degli intervistati dichiara infatti che la propria società sta riscontrando difficoltà economiche crescenti, mentre il 32% al contrario nota un miglioramento delle proprie condizioni di sviluppo. Il 15% reputa “eccellenti” le condizioni di sviluppo della propria azienda, mentre un altro 11% prova preoccupazione.

Le misure anticrisi
Per affrontare questa fase di crisi  i provvedimenti più adottati  nelle aziende europee riguardano le assunzioni di dipendenti (21%), gli acquisti di attrezzature (17%) e i viaggi d'affari (13%). Nel 13% dei casi, gli acquisti di subfornitura sono stati annullati o rinviati. Solo il 9% del campione afferma di non aver annullato o differito alcuna spesa, ed esiste addirittura un 6% che non ha ancora definito chiaramente tutti i piani di controllo dei costi. Il 79% dei dirigenti intervistati dichiara inoltre di aver avviato delle vere e proprie strategie anticrisi per affrontare la difficile situazione economica. In particolare hanno intrapreso negoziazioni con i fornitori (23%), operazioni di ottimizzazione della gestione dei magazzini (17%) e di moltiplicazione delle analisi dei costi e valutazione delle opportunità (15%).

L'importanza della qualità
Il rallentamento delle attività industriali non sembra però aver mutato in maniera sostanziale la geografia degli scambi internazionali. Il primo mercato di subfornitura delle imprese europee è sempre rappresentato dall'area geografica di appartenenza. Gli acquisti avvengono infatti prevalentemente nell'Europa occidentale (26%), seguita dall'Europa dell'Est (17%) e dalla Cina (16%). Anche se soltanto il 3% dei dirigenti intervistati dichiara di effettuare acquisti esclusivamente a livello locale, la ricerca MfgWatch evidenzia un rallentamento delle subforniture provenienti dall'Asia. In questa fase congiunturale, probabilmente, l'esigenza dei responsabili degli acquisti aziendali è quella di ridurre le scorte e i costi logistici. Sembra invece crescere l'importanza attribuita alla qualità: tra i criteri d'acquisto segnalati dai dirigenti europei, la qualità ha praticamente la stessa importanza del prezzo (29% e 28%). Seguono poi i tempi di consegna (23%). Le altre caratteristiche, come le norme o i materiali, sono citate da meno del 10% degli intervistati.

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