Nuovo calo della spesa farmaceutica a carico del Servizio sanitario nazionale

La diminuzione, nel primo semestre del 2019, è stata di oltre mezzo punto percentuale, confermando la tendenza negativa già rilevata nel corso del 2018

La spesa farmaceutica netta a carico del Servizio sanitario nazionale (Ssn) ha fatto registrare anche nel periodo gennaio-giugno 2019 una flessione dello 0,6% rispetto all’equivalente periodo 2018. Prosegue quindi il trend di riduzione della spesa per farmaci erogati dalle farmacie nel normale regime convenzionale, con un andamento mensile, però, differenziato nell’ambito del semestre e a livello regionale. É quanto emerge dall’analisi dei dati diffusi da Ferderfama relativamente alla spesa farmaceutica del primo semestre.
Nel periodo esaminato, il calo complessivo medio della spesa è stato determinato da una diminuzione del -0,3% del numero delle ricette Ssn e da una riduzione del valore medio della ricetta (netto -0,3%; lordo -0,4%), conseguente alla flessione del prezzo medio dei farmaci prescritti in regime convenzionale (-0,4%).
Le ricette sono state oltre 295 milioni (4,89 per ciascun cittadino).
Le confezioni di medicinali erogate a carico del Ssn sono state oltre 566 milioni (-0,3% rispetto al 2018). Ogni cittadino italiano ha ritirato in farmacia in media 9,4 confezioni di medicinali a carico del Ssn, di prezzo medio pari a 9,14 euro.

Le farmacie continuano a dare un rilevante contributo al contenimento della spesa, con la diffusione degli equivalenti e con la fornitura gratuita di tutti i dati sui farmaci Ssn, nonché con lo sconto per fasce di prezzo. Quest’ultimo ha prodotto nel primo semestre 2019 un risparmio di circa 165 milioni di euro, ai quali vanno sommati circa 33 milioni di euro derivanti dalla quota dello 0,64% di cosiddetto pay-back, posto a carico delle farmacie a partire dal 1° marzo 2007, volto a compensare la mancata riduzione del 5% del prezzo di una serie di medicinali. A ciò va aggiunta la aggiunta la trattenuta del 2,25% sulla spesa farmaceutica. Tale trattenuta aggiuntiva ha comportato, per le farmacie, un onere quantificabile nel primo semestre 2019 in 93 milioni di euro. Complessivamente, il contributo diretto delle farmacie al contenimento della spesa, nei primi sei mesi del 2019, è stato di circa 291 milioni di euro.

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