Nuovo impianto di cogenerazione per Trentingrana

Il cogeneratore produrrà oltre il 57% del consumo totale di energia elettrica e contribuirà per il 17% alla produzione di energia termica
Grazie a tale sistema, sarà possibile per il Consorzio produrre energia elettrica e termica per l’intero sito produttivo attraverso un unico impianto, alimentato da una sola fonte di energia primaria

Trentingrana sceglie l’energia pulita. Il Consorzio dei Caseifici Sociali Trentini ha inaugurato, infatti, un nuovo impianto di cogenerazione nello stabilimento in località Spini di Gardolo (Tn). Grazie a tale sistema, sarà possibile produrre energia elettrica e termica per l’intero sito produttivo attraverso un unico impianto, alimentato da una sola fonte di energia primaria.

Processi energivori

L’obiettivo del Consorzio è di efficientare i processi produttivi particolarmente energivori, come la pastorizzazione e l’essiccazione del siero.

Dobbiamo perseguire, in un’ottica di economia circolare, la creazione di quel valore condiviso dove, il successo di un’azienda e il benessere della comunità che
la circonda, sono strettamente collegati

L’impianto di cogenerazione è stato istallato dopo una diagnosi energetica iniziale da parte di  Samso Energy Service Company(E.S.Co), azienda specializzata nel settore. È in grado di produrre in contemporanea energia elettrica (potenza 480 kWe) ed energia termica (potenza 650 kWt), che alimentano rispettivamente le utenze elettriche e la centrale termica presente nella struttura. Il cogeneratore produrrà oltre il 57% del consumo totale di energia elettrica e contribuirà per il 17% alla produzione di energia termica.

Risparmi al 24%

A regime il nuovo impianto sarà in grado di migliorare la carbon footprint di latte e formaggio. Ciò contribuirà ad assicurare una riduzione di emissioni per 650 t COall’anno con conseguente risparmio di energia primaria pari al 24%. Vantaggi di ordine ambientale, energetico ed economico, quindi, che andranno a migliorare le performance aziendali nel lungo periodo.

Una scelta obbligata secondo quanto ha dichiarato Andrea Merz, direttore del Consorzio di secondo grado trentino. “Per noi produttori diventa doveroso far comprendere le ricadute positive in termini di sostenibilità economica, sociale e ambientale perché derivanti dalle scelte dei consumatori. Sono scelte che diventano fondamentali per la sopravvivenza del nostro settore. Dobbiamo perseguire, in un’ottica di economia circolare, la creazione di quel valore condiviso dove, il successo di un’azienda e il benessere della comunità che la circonda, sono strettamente collegati”.

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