Orti di Venezia: prosegue il restauro di Palazzo Ducale

INSALATE GLI ORTI DI VENEZIAProsegue la collaborazione tra la Fondazione Musei Civici di Venezia e l’azienda Gli Orti di Venezia per la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale della città di Venezia e, in particolare, di Palazzo Ducale. Dopo aver sostenuto il restauro del portale sommitale della Scala d’Oro, l’azienda che commercializza insalate fresche a marchio Gli Orti di Venezia si è impegnata a garantire la copertura economica del restauro del portale gemello a quello del primo intervento, conclusosi in estate, collocato anch’esso nell’Atrio Quadrato, che introduce alle sale pubbliche di Palazzo Ducale. Così Paolo e Marina Tamai, titolari dell’azienda, hanno deciso di supportarne il restauro destinando ad esso 10 centesimi per ogni confezione di insalata a marchio Gli Orti di Venezia venduta.image005

“Confezione dopo confezione siamo già riusciti a sostenere il peso economico del restauro di un portale come quello sommitale della Scala d'Oro a Palazzo Ducale e ora lo facciamo anche nella sua seconda parte, il portale gemello – commenta Paolo Tamai. La bontà del nostro prodotto e la nostra intenzione avevano già convinto Farinetti con il marchio Eataly a sostenerci nel primo restauro con l’inserimento delle nostre insalate in tutti gli store del gruppo, e quando si è manifestata la necessità di un recupero anche per il secondo portale, forse meno noto, ma non meno importante artisticamente, è ricominciata la sfida. Senza indugio, ci siamo offerti a garanzia della copertura economica dei lavori e nel giro di poco tempo siamo riusciti a coinvolgere la clientela della provincia di Venezia e alcuni marchi della grande distribuzione che hanno voluto le insalate Gli Orti di Venezia nei propri supermercati. Circa un centinaio di punti vendita fra cui supermercati Conad, Punto Simply, e Ipermercati del gruppo Iper Tosano di Verona. Molti ci chiedono perché facciamo tutto questo: per scelta, per la città che amiamo, con la speranza di ispirare altri a fare come noi.”

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