Consumi –
Il supermercato si conferma il canale privilegiato dalle famiglie per gli acquisti
di frutta e verdura. Primo motivo di scelta, il rapporto prezzo qualità
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Ortofrutta, un reparto che, come si diceva una volta in chiave di category management, fa destinazione. Ma, in particolare, il “fresco” nel suo complesso rappresenta per il consumatore un driver di scelta che lo fa decidere se entrare o meno in un punto di vendita. Non è un caso che ortofrutta, ittico e macelleria assumino oggi un ruolo sempre più centrale nella costruzione del posizionamento d'insegna e nello sviluppo della relazione fiduciaria con il consumatore finale. Queste sono alcune conclusioni dall'analisi sul comportamento delle famiglie italiane in relazione all'ortofrutta presentata da Imma Campana, Client Business Partner e responsabile servizio Fresco di Nielsen Italia al convegno milanese “Nature is aperfect machine. Sustainable” promosso da Ipack-Ima.
Un appuntamento che ha riunito intorno ad analisi, studi e testimonianze l'intera filiera ortofrutticola, con Coop Italia e Unes in rappresentanza della gdo, e che ha costituito la prima tappa di avvicinamento all'evento Fruitech Innovation (Fieramilano, 19-23 maggio 2015). Partiamo subito da alcuni numeri di scenario: il 91% delle famiglie italiane acquista frutta e verdura fresca, con una spesa media di circa 287 euro all'anno, il 4% in più rispetto allo scorso anno per un ammontare di oltre 6 miliardi di euro. "I prodotti freschi - ha spiegato Imma Campana- costituiscono il 51% degli acquisti complessivi di alimentari, percentuale che posiziona il nostro Paese ai vertici della classifica per questo tipo di consumi, escludendo i Paesi nordici che registrano percentuali più alte, ma non in valori assoluti".
Il canale di acquisto più importante è il supermercato (30%), seguito dal fruttivendolo (20%) per il quale qualità e fiducia sono i fattori differenzianti rispetto alla distribuzione moderna, che vede invece come primo motivo di scelta un buon rapporto qualità-prezzo. Riguardo all'ortofrutta in particolare i canali tradizionali sono da non sottovalutare e spesso costituiscono un elemento di benchmark anche in termini di assortimento e di strategie espositive.
Un appuntamento che ha riunito intorno ad analisi, studi e testimonianze l'intera filiera ortofrutticola, con Coop Italia e Unes in rappresentanza della gdo, e che ha costituito la prima tappa di avvicinamento all'evento Fruitech Innovation (Fieramilano, 19-23 maggio 2015). Partiamo subito da alcuni numeri di scenario: il 91% delle famiglie italiane acquista frutta e verdura fresca, con una spesa media di circa 287 euro all'anno, il 4% in più rispetto allo scorso anno per un ammontare di oltre 6 miliardi di euro. "I prodotti freschi - ha spiegato Imma Campana- costituiscono il 51% degli acquisti complessivi di alimentari, percentuale che posiziona il nostro Paese ai vertici della classifica per questo tipo di consumi, escludendo i Paesi nordici che registrano percentuali più alte, ma non in valori assoluti".
Il canale di acquisto più importante è il supermercato (30%), seguito dal fruttivendolo (20%) per il quale qualità e fiducia sono i fattori differenzianti rispetto alla distribuzione moderna, che vede invece come primo motivo di scelta un buon rapporto qualità-prezzo. Riguardo all'ortofrutta in particolare i canali tradizionali sono da non sottovalutare e spesso costituiscono un elemento di benchmark anche in termini di assortimento e di strategie espositive.
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