Osservatorio CartaSi: boom dell’eCommerce

Osservatorio – Tassi di crescita a doppia cifra per le vendite online, mentre il dettaglio tradizionale arranca. Una sfida da affrontare per i retailer italiani


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Il data base sulle transazioni di cui dispone CartaSi consente di costruire un quadro aggiornato sull’andamento dei consumi nel nostro Paese; per questo il rilascio annuo dell’Osservatorio realizzato aggregando per tipologia e canale di spesa le transazioni è seguito con attenzione non tanto dai media quanto proprio dagli addetti ai lavori, dalla distribuzione e dall’industria. Gli ultimi dati danno un’indicazione precisa agli operatori: se si vuole rimanere sul mercato bisogna presidiare Internet, perché lo spostamento di vendite dal canale fisico al web è massiccio e irreversibile. Il 2013 è stato contraddistinto da comportamenti d’acquisto timidi con un incremento a valori correnti dello 0,8%, un dato che pareggia quello dell’inflazione; le prime evidenze del 2014 dicono che stiamo assistendo ad una graduale uscita dalla crisi, ma per vedere una crescita non diciamo esaltante ma perlomeno decorosa bisognerà aspettare l’anno prossimo.
Quest’anno la spesa effettuata con le carte aumenterà complessivamente dell’1,7% proprio grazie al commercio elettronico (che crescerà del 21%), senza il quale l’andamento sul 2013 sarebbe negativo (-1,6%); nel 2015, invece, la crescita sarà del 3,2% grazie al +20,7% dell’eCommerce (senza il quale si registrerebbe -0,6%). Se il trend proseguisse a ritmi analoghi di qui al 2020 si finirebbe per registrare un incremento delle vendite web del 266% in termini relativi e di 31 miliardi di euro in valori assoluti, a fronte di una perdita di 8,4 miliardi del canale fisico. Oggi il web rappresenta il 14,5% delle vendite; in capo a sette anni triplicherebbe il suo peso, raggiungendo il 42,5%.

Il rischio per i retailer italiani Oltretutto le vendite effettuate su Internet spazzano via le frontiere: la crescita dei volumi e-commerce verso siti esteri è stata doppia rispetto a quella verso siti italiani: +27,5% contro +13,2%. Ciò ha di fatto deviato verso l’estero quote crescenti di acquisto determinando, nei volumi complessivi di spesa (online e offline), un incremento degli acquisti verso l’estero del +9,9% e una flessione verso Italia pari a -0,7%.
Anche in questo caso ci troviamo di fronte a un fenomeno non congiunturale cui i retailer italiani, con quelli del non food ovviamente in prima battuta, devono rispondere e in tempi ragionevolmente brevi.
Leggendo nel dettaglio i numeri sulle dinamiche nell’eCommerce si rileva che le vendite di abbigliamento online hanno registrato crescite del 44%. Se si considera che i consumi in generale di vestiario stanno scendendo il destino del dettaglio specializzato appare decisamente a rischio in questo settore. Crescono del 31% le spese online anche nel mercato dei beni per la casa, altro settore che nel complesso certo non gode di florida salute ed è in aumento anche la vendita di alimentari nell’ordine del 25%. Stesso ritmo di crescita per viaggi e turismo.

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Allegati

231_Osservatorio_Cartasi

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