Il 53% del campione Osservatorio Findomestic dichiara di spendere meno rispetto alla fase pre-Covid; il 40% non vede differenze (e un 8% spende anche di più)

Dopo 5 mesi di conferme, il dato è ormai consolidato: 1 italiano su 5 ritiene che il proprio reddito sia molto più basso rispetto a febbraio 2020, e 1 su 10 è ancora costretto a mettere mano ai propri risparmi. Il 58% del campione dell'Osservatorio Mensile Findomestic, realizzato in collaborazione con Eumetra, ritiene che il proprio reddito possa rimanere stabile, il 22% prevede che diminuirà e solo il 20% che crescerà. Una contesto, quello dei redditi, che (insieme alle incertezze legate ai tempi di risoluzione dell’emergenza) influisce sul comportamento d’acquisto: oltre la metà del campione (53%) dichiara di spendere meno rispetto alla fase pre-Covid mentre il 40% non vede differenze e un fortunato 8% si può permettere di spendere anche di più.

Dopo l’entusiasmo di gennaio, l’Osservatorio Mensile Findomestic di febbraio rileva un aumento del pessimismo sui tempi necessari alla copertura vaccinale: quasi 7 italiani su 10 (il 67%) non credono che la campagna vaccinale possa terminare prima di settembre 2021; e tre su 10 (32%) pensano che sarà necessario attendere la fine dell’anno. Anche per questo motivo raddoppia (dal 13 al 27%) nell’ultimo mese il numero di chi non vede uno spiraglio di luce alla fine del tunnel dell’emergenza Covid19 prima del 2022.

Maggiore ottimismo, invece, sul possibile arrivo della terza ondata: a fine dicembre era l’86% a temerla, poi la percentuale è scesa a fine gennaio al 74% divisa tra un 16% (dal 30% del mese precedente) di chi la considera molto probabile e un 58% abbastanza.

Acquisti online: in testa telefoni, elettrodomestici e anche auto

Il sorpasso del canale online per gli acquisti rispetto al punto di vendita fisico (il 54% preferisce l’eCommerce contro il 46% che resta fedele al negozio) è un’eredità della pandemia. E l’online fa concorrenza al negozio su molti più prodotti: per esempio, raggiunge il 50% delle preferenze negli acquisti di smartphone e prodotti informatici, il 42% in quelli di elettrodomestici, tv e hi-fi.

Non desta più sorpresa che il 61% del campione acquisti viaggi e vacanze online; è invece un po' più sorprendente l’utilizzo di internet per acquistare un’auto nuova (il 5% dichiara di informarsi e concludere l’acquisto online, un altro 5% si informa in concessionaria, ma compra sul web).

Anche servizi bancari e assicurazioni, sempre più digitalizzati, sono acquistati o utilizzati da una percentuale crescente (36%) del campione attraverso smartphone o computer,

L'alimentare è rimasto l'unico settore risparmiato dal dilagare dell'online: nel food si ferma al 14% la quota di chi fa la spesa a distanza.

Incentivi: utilizzati da 1 italiano su 4

Il 96% degli intervistati dall’Osservatorio Findomestic ha sentito nominare almeno un incentivo del Governo tra quelli destinati all’acquisto di beni durevoli o alla ristrutturazione della casa. Il più conosciuto è l’ecobonus 110% per le ristrutturazioni edilizie (l’87% lo conosce) seguito da quello per bici e monopattini (86%).

Meno noti il bonus mobili/elettrodomestici (61%) e quello per il kit digitalizzazione (56% del campione). Il 26% degli intervistati, 1 su 4, ha utilizzato almeno un incentivo pubblico negli ultimi anni, e altrettanti (24%) sono propensi a utilizzarne almeno uno nel 2021: il 36% è interessato al superbonus 110% per le ristrutturazioni, il 28% al bonus mobili/elettrodomestici, il 26% vorrebbe, invece, approfittare degli incentivi sull’auto.

Metà degli italiani dice sì al credito al consumo 

Il 51% degli italiani pensa di utilizzare il credito al consumo a supporto dei propri acquisti. Si tratta del livello più alto da settembre 2020. Il finanziamento sul punto di vendita fisico è la modalità preferita (63% del campione) seguito dal prestito personale (31%) e dall’utilizzo della carta di credito con rimborso rateale (22% degli intervistati).

Intenzioni di acquisto stabili sui livelli pre Covid19

La propensione al consumo media resta ferma (+0,1%) rispetto al mese di dicembre ma i dati dell’Osservatorio mensile Findomestic di febbraio evidenziano mercati in netta crescita: è il caso dell’auto nuova che risente positivamente degli incentivi governativi (+8,2% di intenzioni d’acquisto) e dell’auto usata (+13,4%).

La stagione invernale frena, invece, motocicli e scooter (-13,2%) così come le e-bike (-4,5%). La preoccupazione per la situazione economica e il clima di incertezza influisce negativamente sulla propensione agli investimenti più importanti: si spiega così la flessione nelle intenzioni di acquistare casa (-4,4%), di ristrutturarla (-5,3%) e, di conseguenza di dotarsi di nuovi mobili (-3,7%).

E se a fine 2020 sembrava che gli italiani si fossero già attrezzati tecnologicamente per adibire la propria abitazione a ufficio o classe, a inizio 2021 torna la voglia di acquistare nei prossimi mesi pc e accessori (+6,3%), tablet e e-book (+3,9%), telefonia (+0,8%). Intenzioni di acquisto in calo, invece, per tv e hi-fi (-4,2%), mentre quelle per piccoli e grandi elettrodomestici crescono rispettivamente del 3,3% e del 6,7%.

Chi doveva prepararsi all’inverno acquistando una stufa o caldaia l’ha già fatto ed è per questo che il segmento a gennaio è in negativo (-8,2%) rispetto a dicembre, mentre in vista della primavera la propensione all’acquisto di impianti solari termici sale del 2,3%. Stabili infissi e serramenti, in negativo (-14,1%) gli impianti fotovoltaici.

Per quasi 7 italiani su 10 (il 69%) ci trascineremo l’emergenza sanitaria per tutto il 2021 e anche oltre; eppure, cresce la voglia di svagarsi e di concedersi un viaggio o una vacanza (+6,1%). Bene il fai-da-te (+5,4%), in discesa (-2,5%) attrezzature e abbigliamento sportivi.

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