Outlet Village in vendita, ma il mercato non risponde (per ora)

Barberino del Mugello, i 5 Land of Fashion, persino le due strutture di Percassi (Settimo Torinese ed Enna): alcuni dei più grandi Village dello shopping italiano sarebbero in vendita. Colpa solo delle prospettate chiusure domenicali?

Non tutti, ovviamente, sono in vendita. Secondo alcuni articoli apparsi sul web (pambianconews, per esempio) e che si rifanno a fonti Reuters, il fondo singaporiano Sasseur si sarebbe ritirato all’ultimo momento dall’acquisizione dei 5 Shopping Village targati Land of Fashion (Mantova, Franciacorta, Palmanova, Puglia, Valdichiana), che Blackstone (tramite Kryalos) ha messo sul mercato  già più di un anno fa a una cifra che non è ovviamente quella iperbolica erroneamente riportata (800 milioni di euro è semmai più probabilmente il giro d'affari di tutti i Foc italiani), ma molto più verosimilmente un valore inferiore o superiore a 4 milioni di euro, a tanto ammontava l'assegno staccato da Paolo Bottelli di Kryalos quando ha rilevato Momi, la società che controlla i 5 Outlet Village a marchio Land of Fashion.

In vendita sarebbero anche Il Designer Outlet di Barberino del Mugello (Nuveen è in trattativa con DWS), e persino i due Villaggi di Percassi, uno dei quali, quello di Settimo Torinese, inaugurato un anno fa.

Ora, ci fermiamo qui con il toto-Foc-in-vendita, perché non ci sono né dati né dichiarazioni ufficiali, al momento, e le aziende interessate non rispondono a questo tipo di domande. Che alcune operazioni riguardanti i Foc possano concludersi quest’anno lo afferma anche Cbre nel suo outlook 2019.

Chiusure domenicali: I Foc sono fra i più colpiti

Il tema della vendita di alcune grandi strutture immobiliari-commerciali in ambito Foc evoca per associazione quasi automatica la proposta di legge, molto dibattuta e contrastata, delle chiusure domenicali e festive in discussione alla Camera.

Lo stop alle aperture domenicali e festive quale si prospetta se non dovesse cambiare la bozza d’accordo giacente in Commissione attività produttive della Camera, potrebbe colpire, e non sarebbe una carezza, i Factory Outlet Center, o meglio gli Outlet Village (OV), come sarebbe meglio definirli con locuzione più contemporanea. Quella degli OV è un’industria retail di dimensioni certamente importanti per addetti e fatturato, ma assai più ridotte in termini di stock di Gla rispetto ai centri commerciali: i Foc in Italia sono 30 contro i 1.190 centri commerciali censiti da Sincron Inova nell'ultima directory pubblicata da Mark Up ("Gli ipermercati, le centrali d'acquisto e i centri commerciali in Italia 2018).

Sviluppo per ampliamento dell'esistente

Negli ultimi dieci anni lo stock numerico delle strutture è rimasto stabile, con tendenza all'ampliamento dell'esistente per dare spazio spazio a retail park e/o food court. Rispetto ai centri commerciali i Village hanno mediamente un flusso di visitatori annuali inferiore e concentrato molto più sul week end: quindi, sono strutture molto più esposte alla dipendenza dalle aperture domenicali essendo i Foc quasi tutti ubicati in posizione extra-urbana, in location che necessitano l'auto e viaggi non inferiori all'ora. L'unico Outlet Village di rilievo vicinissimo alla città è Scalo Milano che gode di una delle migliori location in Italia. Ben pochi sono i Foc/OV dotati di food court (aree/piazze ristorazione) paragonabili a quelle dei centri commerciali. Quasi nessuno, tranne Scalo Milano, ha sviluppato sin dalle origini del progetto una piazza ristorazione. Il F&B in chiave ristorazione seduta e strutturata intorno a un concetto di piazza è una tendenza molto recente nell'industria dei Foc/OV.

Per onestà intellettuale, bisogna ricordare che qualcosa cominciò forse ad andare storto nel mercato OV/Foc ben prima di questa polemica sulle chiusure domenicali: uno dei turning point fu quando, a cavallo tra 2012 e 2013, McArthurGlen (Mag), il leader in Italia anche per fatturati, la società che ha portato nel nostro paese questa formula nel 1999/2000 grazie a Luca de Ambrosis Ortigara, smise di convocare le tradizionali conferenze stampa nelle quali forniva i risultati annuali. Questa decisione rappresenta, secondo chi scrive, l'anno zero, dopo il quale si può parlare, forse, di inizio della crisi in generale. A giudicare dagli articoli più recenti il sentiment di McArthurGlen sull'Italia sembra piuttosto positivo: 1,8 milioni di persone hanno visitato nel 2018 uno dei 5 Designer Outlet in Italia, sono previsti investimenti per 150 milioni di euro (ampliamenti) e il mercato italiano è addirittura più importante di quello inglese. Il fatturato europeo di McArthurGlen è stato nel 2017 pari a 4,5 miliardi di euro, in crescita di oltre il 12% rispetto all'anno precedente. Non abbiamo ancora il dato 2018.

In merito alle chiusure domenicali e al loro impatto sul business degli Outlet Village, abbiamo sentito Scalo Milano e Land of Fashion.

Davide Lardera, amministratore delegato di Scalo Milano Outlet & More

"Come tutti i player del mercato anche noi di Scalo Milano, realtà sorta a Locate Triulzi sulle ceneri di un’area industriale dismessa e riconvertita in molto più di un outlet, data la prossimità con il centro della città di Milano raggiungibile in 15 minuti, stiamo osservando come si sta muovendo il governo. Per noi la domenica è sicuramente un momento importante come è importante per le tante famiglie italiane che scelgono di visitarci o comunque di visitare strutture come la nostra durante questa giornata. Personalmente ritengo che il weekend sia un momento aggregante e che in particolare l’offerta food, design e entertainment di Scalo Milano che rappresentano il 35% del nostro business, permetta alle famiglie di non passare da noi solo per lo shopping ma anche e soprattutto per stare insieme in un contesto protetto, godendo della giornata di festa e approfittando delle offerte outlet grazie alle quali possono acquistare a prezzi scontati prodotti di qualità tutto l’anno".

Massimiliano Peron

"La proposta di legge sulle chiusure domenicali e festive rischia di colpire settori come gli outlet center e i centri commerciali che vivono sostanzialmente, soprattutto i primi, sui visitatori del fine settimana. Le possibili giornate di chiusura possono essere un grave problema -commenta Massimiliano Peron, Outlet management director di Land of Fashion- specie perché l’outlet, diversamente dagli altri segmenti della moderna distribuzione, nasce anche in funzione del week end, come meta di acquisti e svago. Il fine settimana rappresenta un 30% del fatturato, con la domenica che fa la parte del leone. Non solo: intorno a qualsiasi grande complesso commerciale ruota un indotto, che comprende i fornitori di merci e servizi, dalla sicurezza, alla pulizia e manutenzione. E questo per non parlare dei nostri lavoratori e di quelli dei tenant. Persino le navette di collegamento funzionano soprattutto nei festivi. Almeno per il nostro settore non è vero che le opportunità perse nei week end si possono poi recuperare in altri modi e momenti. Gli outlet non sono centri commerciali e non hanno un bacino di prossimità, ma un’area di utenza regionale. Dunque chi non passa la domenica da noi finisce per comprare altrove".

 

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