Ovs è pronta per sostenere l’incremento dell’online

Le vendite nette nel secondo trimestre sono scese del 18% rispetto allo stesso periodo 2019. Il semestre chiude con vendite nette di 375,7 milioni (-42% rispetto al 2019). In forte crescita (+80%), le vendite dei siti web OVS e Upim

"Puntiamo per l’intero 2020 a realizzare circa 12 milioni di fatturato nel solo sito ovs.it, con una crescita di circa il 50% sull’anno precedente -annuncia Stefano Beraldo, amministratore delegato di Ovs-. Numeri contenuti in valore assoluto, ma coerenti con la nostra estesa distribuzione territoriale. La nostra strategia di presidio multicanale e geograficamente multiarea ci pare tanto più interessante quanto più in linea con l’evoluzione prevedibile nei comportamenti dei consumatori nel post Covid: non solo più digitale, ma anche più consumi di prossimità. In entrambi i casi ci siamo. E siamo i leader in termini di quota di mercato complessiva. Con la nostra crescita che da molto tempo non si basa soltanto sui centri città, luoghi di posizionamento per consumi discrezionali, ma anche nelle aree periferiche o di vicinato, dove prevale un consumo più legato alla necessità, e dove di fatto risultiamo imbattibili".

Nel secondo trimestre 2020 Ovs è tornata a un risultato positivo. Beraldo sottolinea l’andamento del fatturato nel periodo maggio-luglio, diminuito solo in proporzione ai giorni di chiusura, "tanto più se si considera che, oltre al forte calo del traffico nelle settimane immediatamente successive alla riapertura, si è verificato anche lo slittamento dei saldi al mese di agosto, con conseguente minor afflusso nel mese di luglio".

La crescita dell'online

Forte la crescita nei nostri canali online con un +86% nei tre mesi. Molto positivo l’andamento delle vendite nel periodo successivo alla chiusura del semestre. "La nostra offerta di prodotto è stata molto apprezzata -aggiunge Beraldo- e siamo particolarmente soddisfatti della performance della componente estiva, che ha solo in minima parte risentito dei mesi di chiusura forzata. Interessante e differenziato l’andamento nelle diverse situazioni demografiche. Vanno male le città d’arte e il centro città di Milano, per il mancato turismo e per lo smart working. Molto bene le aree restanti, dove la nostra presenza capillare nel territorio, abbinata al posizionamento rivolto alle famiglie, sono stati premiati".

Stabile rispetto allo scorso anno l’Ebitda del secondo trimestre, grazie a un buon aumento della marginalità e a un attento controllo dei costi.

Ovs chiude il periodo con una posizione finanziaria netta leggermente migliore rispetto a quella dell’anno precedente. A ciò si aggiunge la disponibilità di ulteriori linee di credito per 100 milioni di euro.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome