Pagamenti commerciali: imprese sempre più puntuali

I dati della recente analisi dell’Osservatorio Studio Pagamenti Cribis registrano risultati positivi per le imprese italiane nel secondo trimestre del 2017: cresce gradualmente l’attenzione alla gestione del credito e diminuiscono i ritardi gravi delle aziende nei confronti dei propri fornitori. Rispetto allo stesso periodo del 2016, i pagamenti effettuati con ritardo di 30 giorni oltre i termini concordati, sono calati del 16%; si tratta di uno degli indicatori chiave dello stato di salute delle imprese.

I pagamenti alla scadenza sono in crescita, infatti si registra un miglioramento del 2.8% rispetto allo scorso anno. Anche questo dato è rassicurante, non bisogna però dimenticare che serviranno ulteriori miglioramenti per tornare ai valori pre-crisi. Rispetto al 2010, i pagamenti alla scadenza sono diminuiti del 2.9%, mentre i ritardi gravi sono raddoppiati.

“Le stesse aziende, infatti – commenta Marco Preti, amministratore delegato di Cribis -mettono in evidenza che in questi anni hanno dovuto fronteggiare una situazione molto difficile, caratterizzata da una riduzione del giro d’affari e una crescita dei ritardi nei pagamenti e degli insoluti. Le aziende che hanno ottenuto le migliori performance sono quelle che hanno utilizzato la gestione del credito come uno dei parametri di segmentazione della clientela, in sinergia con le esigenze e gli obiettivi commerciali. La puntualità dei pagamenti è quindi diventata uno degli elementi chiave per ottimizzare i flussi di cassa e individuare i clienti da fidelizzare e su cui investire. E i dati confermano questo approccio: tra chi ha scelto una gestione avanzata del credito commerciale i ritardi gravi calano di quasi l’80%, raggiungendo il 2,7%. Questo significa che chi gestisce bene il credito commerciale, non solo incassa meglio, ha una migliore gestione del working capital e riduce l’indebitamento a breve, ma diventa a sua volta più virtuoso verso i propri fornitori, distribuendo risorse liquide all’interno della propria filiera”.

Le micro realtà registrano i risultati migliori sul fronte della puntualità con una quota del 37.5%, ma presentano anche la quota maggiore di ritardi gravi (12.0%). Le imprese di grandi dimensioni, invece, mantengono i ritardi entro i 30 giorni con una quota dell’80.5% e limitano quelli gravi al 5.6%.

A livello settoriale, i servizi finanziari e assicurativi si distinguono per puntualità con una quota media nazionale del 47.0% di pagamenti effettuati alla scadenza. Per il commercio al dettaglio, il settore che presenta le maggiori difficoltà, i pagamenti puntuali interessano solamente il 25.7% delle imprese.

Tra le macro aree geografiche, nord est e ovest sono le più virtuose con quote di pagamenti puntuali rispettivamente al 45.0% e 41.5%, mentre sud e isole presentano maggiori difficoltà con il 23.6%.

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