Pagamenti mobili, futuro prossimo?

pagamenti digitali
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Tech – Asia all’avanguardia, italiani ben più entusiasti della media europea all’idea di pagare con il telefono cellulare. Ma preoccupazioni su frodi e privacy frenano i consumatori. Lento a decollare l’m-commerce.

Se ne parla da tempo, e il 2010 è stato l’anno del boom: smartphone interattivi, con decine di funzionalità on-the-go per il retail come coupon da acchiappare (letteralmente) al volo, codici rfid per informarsi su un prodotto davanti allo scaffale, sconti che attirano il cliente che passa davanti al punto di vendita, e – dulcis in fundo - pagamenti senza pagare (e fare la fila) alla cassa ma semplicemente attivando il proprio smartphone. Una ricerca di Accenture cerca ora di fare il punto sulla situazione, per capire quanto il consumatore sia interessato a queste tecnologie, e se sono utilizzate dai possessori di smartphone più tecnologicamente avanzati, i cosiddetti tech forward.

Asia in prima linea, italiani primi in Europa

Risparmiare tempo e denaro: questi i motivi per utilizzare il cellulare per i pagamenti in negozio, al ristorante o al bar. Secondo l’indagine il 45% degli utenti di dispositivi mobili più attivi sarebbe decisamente favorevole.

Gli asiatici sono i più entusiasti: dice sì il 69% degli intervistati con cinesi (76%) e indiani (75%) che guidano la classifica seguiti da coreani (56%) e giapponesi (47%). Molto favorevoli anche i brasiliani con il 70% (non a caso, tre sui quattro Bric, le economie emergenti). Più tiepidi Stati Uniti ed Europa, dove solo il 26% degli intervistati afferma di preferire il telefono cellulare per i pagamenti. Per una volta all’avanguardia l’Italia, al primo posto nel Vecchio Continente con 15 milioni di smartphone, due terzi dei quali usati per navigare: il 38% del campione italiano infatti dichiara di attendere (con ansia?) il giorno in cui sarà possibile effettuare la maggior parte dei pagamenti con il cellulare.

Andando più nello specifico, il 18% del campione pensa che utilizzerà il telefono cellulare per effettuare acquisti nei prossimi sei mesi (47% dei tech forward in Cina, 42% in Corea, 33% in Giappone mentre in Europa la percentuale più alta è quella della Germania con il 10%).

Dati un po’ diversi ma in linea con la tendenza che vede l’Italia avanguardia del mobile vengono da uno studio di Forrester Research, secondo il quale il 3% degli italiani dotati di smartphone già effettuano acquisti online (biglietti ferroviari, libri ecc.) e il 10% è interessato ad usarlo per comprare servizi o prodotti in rete, mentre Francia e Germania sarebbero ferme rispettivamente al 3% e al 4%.

Mobile Coupon grande richiesta

I tech forward iniziano inoltre ad adottare i codici a barre o la tecnologia Nfc per interagire con il proprio ambiente d’acquisto: in Asia il 38%, in Europa e Stati Uniti il 16% dei consumatori intervistati hanno effettuato durante gli acquisti la scansione del codice a barre di un prodotto al fine di ottenere informazioni aggiuntive. Rispettivamente il 36% e l’11% ha visualizzato un “biglietto digitale” per accedere a un evento o per imbarcarsi su un volo e il 31% contro il 5% ha acquistato un bene o ricevuto un coupon da uno “smart poster” contenente un tag elettronico o un codice a barre.

Tra le funzionalità possibili è veramente alto l’interesse a ricevere buoni regalo e coupon direttamente sul proprio telefono cellulare: il 64% dei consumatori intervistati ha indicato la propria disponibilità all’utilizzo, il 79% si è detto disponibile a convertire tali coupon alla cassa di un negozio, rispetto al 77% che utilizzerebbe coupon cartacei.

Interesse anche per customizzazione e geolocalizzazione: il 59% è disponibile a ricevere promozioni con buoni sconto in funzione degli acquisti precedenti, il 47% riceverebbe sul proprio cellulare annunci pubblicitari personalizzati nel momento in cui si trova in prossimità del prodotto o del servizio in promozione e al 69% non dispiacerebbe ricevere per contratto annunci pubblicitari sul proprio telefono cellulare, in cambio di una riduzione delle tariffe telefoniche applicate.

Restano da superare i problemi legati alla sicurezza, alla privacy e ai furti di identità.

Metodologia della ricerca Accenture

Il sondaggio online ha coinvolto 1.100 intervistati in 11 Paesi: Brasile, Cina, Francia, Germania, India, Italia, Giappone, Corea, Spagna, Regno Unito e Stati Uniti. Sono stati intervistati consumatori che utilizzano almeno quattro tipi diversi di device connessi e servizi Internet.

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