Pane, pasticceria e cioccolato: i trend nell’era della spesa ibrida

Le tendenze emerse dalla ricerca “Taste Tomorrow” di Puratos che ha coinvolto 44 Paesi, Italia compresa, facendo da bussola per il settore

Il 32% dei consumatori acquista il cioccolato online, il 29% utilizza il web per reperire i prodotti da pasticceria e il 23% quelli da panificazione. In un caso su due la consegna avviene a domicilio e nell'ultimo anno si è assistito a un raddoppio degli acquisti di generi alimentari via eCommerce. Tutto questo mentre l'81% degli italiani sostiene di non volere che i negozi scompaiano e il 40% ammetta di puntare ad acquistare tutto ciò di cui ha bisogno da un solo store online, mentre il 26% vorrebbe invece punti di vendita con un maggior numero di casse self.
Un quadro alquanto ibrido e ondivago quello che emerge dal rapporto “Taste Tomorrow” 2022 di Puratos, che ha coinvolto 17.500 consumatori in 44 Paesi confermandosi una bussola per l'innovazione nei settori di punta della multinazionale belga, ovvero panificazione, pasticceria e cioccolato.

La scelta del negozio e del gusto

l pane, stando alla ricerca, viene acquistato in prevalenza al supermercato, seguono i panifici e il negozio di alimentari. Stessa tendenza per la pasticceria, dove la gdo viene prima, seppur di poco, dell'artigiano: in entrambi i casi è la politica di prezzo che muove il consumatore verso determinate scelte. Per il cioccolato invece l'ordine dei fattori vede avanti la grande distribuzione organizzata, seguita dai negozi di alimentari, le pasticcerie e infine le cioccolaterie che restano vere e proprie nicchie.
La ricerca mette in evidenza anche i maggiori fattori ed ostacoli che, ad oggi, portano a preferire una modalità di acquisto tradizionale e non online. Tra i temi sollevati la volontà di non rinunciare al contatto personale (predominante nei settori cioccolato e pasticceria), la freschezza (primo indicatore invece nel comparto panificazione), la qualità e i tempi di consegna e, infine, sebbene in forma minore, anche le politiche di prezzo.
Un approccio complessivo che, a livello organolettico, resta comunque all'insegna del gusto definito “tradizionale”: per gli intervistati (87% di essi) è fondamentale che il prodotto da forno o da pasticceria abbia un sapore conosciuto, benché ci sia voglia di provare anche nuove sfide. Il 62% delle persone cerca infatti nuovi gusti o combinazioni non convenzionali, come gli impasti con le verdure per i dolci, mentre il 57% si spinge alla ricerca di fragranze esotiche o comunque provenienti da altre parti del pianeta.

Consumatori esperti e attenti all'etichetta

Il 29% degli intervistati in Italia dichiara di preparare il pane in casa e il 13% vorrebbe anche incrementare la produzione. Lo stesso vale per chi cucina torte, in quanto il 65% dichiara di farlo e il 12% di voler sviluppare ulteriormente questa attività. Il lievito madre, ingrediente fondamentale per la panificazione, è stato il terzo argomento più discusso sui social media nel 2020: il 52% delle persone è a conoscenza del suo impiego nella panificazione. Questa tendenza s’inserisce nel filone della ricerca da parte dei consumatori di un'alimentazione sempre più salutare: il 68% del campione italiano rivela di cercare un pane adatto alle proprie esigenze nutrizionali, il 72% punta a individuare un'alimentazione adeguata al proprio stile di vita, infine il 71% apprezzerebbe l'acquisto di prodotti di pasticceria idonei per il proprio fabbisogno, personalizzati. In questo filone si colloca anche la crescente propensione all'acquisto di alimenti a base vegetale: lo fa il 64% degli intervistati, tre su cinque con l'obiettivo di avere meno impatto sull'ambiente e per motivi di salute.
Il consumatore diventa anche sempre più attento all'etichetta: due su tre vogliono essere informati sulla provenienza degli alimenti e sul luogo di produzione, il 95% degli intervistati nella ricerca di Puratos legge quanto riportato sul packaging. Il fattore local appare sempre più determinante: tre intervistati su quattro valutano questo aspetto come imprescindibile per la cura del pianeta, tre su cinque vedono anche una correlazione col benessere per la persona. Il 78% dichiara di essere interessato ai prodotti alimentari definiti a “spreco zero”. Caratteristiche del prodotto attualmente considerate generalmente di tendenza sono la non eccessiva elaborazione, l'essere naturale e possibilmente biologico. L'utilizzo, sempre più richiesto, di basi vegetali, da questo punto di vista, è conseguenza di tali propensioni al consumo.

 

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