Patto per la Salute 2019-2021: più misure a sostegno della farmacia dei servizi

Fra i provvedimenti, anche il maggior coinvolgimento dei farmacisti nella presa in carico dei pazienti cronici, collaborando con medici e pediatri

‘Il Paese è più unito e vuole investire nuovamente, con tutta l'energia possibile, nel comparto salute…Proviamo ad investire con vigore: lo facciamo con 2 miliardi di euro in più quest'anno e 1,5 miliardi il prossimo”. È questo quanto dichiarato dal ministro della salute, Roberto Speranza, dopo l’approvazione definitiva da parte della Conferenza Stato-Regioni del nuovo Patto per la Salute.

Tra le misure più significative della manovra, compare il prolungamento della sperimentazione della farmacia dei servizi di un altro biennio (2021 e 2022) e l’estensione, per il medesimo periodo, a tutte le Regioni a statuto ordinario (attualmente 9 le regioni coinvolte), con una integrazione di risorse, pari a 25,3 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022, per un importo complessivo di 50,6 milioni di euro.

Nell’ottica di facilitare l’evoluzione del canale verso la farmacia dei servizi, la manovra mira a rafforzare il ruolo del farmacista relativamente al fondamentale tema della presa in carico dei pazienti cronici. Presso le farmacie ci sarà la possibilità di usufruire, in collaborazione con i medici di medicina generale ed i pediatri di libera scelta e comunque nel rispetto di prescrizioni mediche, di un servizio di accesso personalizzato ai farmaci. A tal fine, attraverso le procedure della ricetta elettronica, medici e pediatri potranno intrattenere ogni forma di collaborazione con le farmacie prescelte dal paziente per l’erogazione dei servizi, anche attraverso le funzionalità del dossier farmaceutico.

Oltre all’importante investimento previsto per il biennio 2021-2022, il Ministero della Salute ha l’obiettivo, da qui alla fine della legislatura, di stanziare complessivamente 10 miliardi di euro per la sanità. Chiosa Speranza: “Dobbiamo investire e mettere ancora più risorse, favorire l'accesso di nuove energie e di capitale umano, dobbiamo investire sulla sanità digitale e sulla ricerca, che va valorizzata”.

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