Per il Parmigiano Reggiano giro d’affari al suo massimo storico

L’assemblea ha approvato il bilancio 2021, che ha registrato un valore della produzione in crescita del 22,5%. Spazio alla commemorazione del terremoto

Con il 97,83% di voti favorevoli, l’assemblea del consorzio Parmigiano Reggiano ha approvato il bilancio 2021, che ha fatto segnare il massimo storico per quel che concerne il giro d’affari al consumo, 2,7 miliardi di euro contro i 2,35 del 2020. Nuovo picco anche per il valore generato alla produzione, con 1,71 miliardi di euro contro 1,52 miliardi dell’anno precedente.

Mentre il totale valore alla produzione è cresciuto del 22,5%, arrivando a quota 57,015 milioni.

“Volumi che orientano il consorzio a puntare sempre di più verso l’estero: mercati di grandi opportunità di sviluppo per una produzione in continua, ma programmata, espansione”, ha sottolineato il presidente Nicola Bertinelli. Per poi ricordare che negli ultimi quattro anni la produzione è aumentata da 3,7 a 4,09 milioni di forme, registrando una crescita del 10,6%.
Il 2021 ha visto un incremento degli investimenti in marketing, comunicazione e sviluppo mercati che ha superato il tetto dwi 31 milioni di euro.

Parmigiano Reggiano
Nicola Bertinelli presidente del Consorzio
Presenza istituzionale

L’incontro, al quale ha partecipato anche il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, è stata l’occasione per ricordare il terremoto del 2012 che ha colpito – tra gli altri - i caseifici della zona d’origine del Parmigiano Reggiano. “Il coraggio e la forza di reazione al dramma dimostrati dai caseifici colpiti dal terremoto sono un'ulteriore prova della straordinaria capacità di questa terra di non lamentarsi e trasformare anche una tragedia come quella del sisma del 2012 in un'opportunità di rilancio e riscatto”, ha sottolineato Bonaccini.

Quanto ai caseifici colpiti dal sisma, negli ultimi dieci anni si è registrato un aumento di produzione pari al 48%.

È stato proiettato un video che ha raccontato, attraverso le immagini del sisma, le sfide che la filiera ha dovuto affrontare, il coraggio e la resilienza con cui sono state superate le difficoltà strutturali, produttive ed economiche. Sono stati evidenziati gli interventi economici, strutturali e solidali portati avanti, sia dai cittadini che dalle amministrazioni, nonché la costanza e l’impegno dell’intera filiera, che non si è arresa, diventando così esempio di resistenza.
L’assemblea ha inoltre affrontato il tema delle norme che regolano la produzione di formaggi similari/comparabili al Parmigiano Reggiano, approvando a larga maggioranza la proposta di introdurre il divieto di produrre, nei caseifici della filiera, altri formaggi comparabili/confondibili con la Dop. A tal fine l’assemblea ha dato mandato al cda di definire una proposta di modifica dello statuto da ratificare in un’assemblea straordinaria da convocare a breve.

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