Paolo Petrignani, ad di Questio Capital Sgr, ha avanzato questa ipotesi, spiegando che Italian Recovery Fund 2, nome da confermare, "è un work in progress, che mi auguro parta già nel 2018". Il Recovery Fund 2 sarebbe un nuovo investimento alternativo mobiliare chiuso specializzato in strumenti finanziari emessi da veicoli costituiti per l'acquisto di portafogli Npl provenienti da banche italiane

Paolo Petrignani, amministratore delegato di Quaestio Capital Sgr, gestore dell'Italian Recovery Fund (l'ex Atlante 2, il fondo di investimento alternativo mobiliare chiuso che investe in strumenti finanziari emessi da veicoli costituiti per l'acquisto di portafogli di Npl provenienti da banche italiane), ha annunciato nel corso della Real Estate & Finance Conference di ieri organizzata dal Sole 24Ore, che puntano a creare, forse già nel 2018, un nuovo fondo, che potrà chiamarsi Italian Recovery Fund 2: "Stiamo valutando varie operazioni, abbiamo ancora fondi avanzati dall'Italian Recovery Fund, oltre 100 milioni di euro, abbastanza per una o due operazioni rilevanti, anche se non grandi come quella con Mps. Il fondo è chiuso, non è oggetto di nuovi impegni. Lavoriamo a un nuovo fondo per quando questo sarà finito" ha detto Petrignani, spiegando che Italian Recovery Fund 2, nome da confermare, "è un work in progress, mi auguro parta già nel 2018".
Petrignani ha quindi spiegato che a investire potranno essere fondi pensione, sovrani e specializzati, ma anche servicer. L'ad di Quaestio ha glissato sulle possibili dimensioni del nuovo fondo, lasciando intendere che sarà più piccolo del precedente: "Non è la dimensione che conta, c'è interesse, l'importante è fare cose interessanti. Italian Recovery Fund era molto grande (è stato coinvolto in operazioni di cartolarizzazione per circa 31 miliardi di euro, per un investimento complessivo di circa 2,5 miliardi), ora sono stati rimossi i grandi rischi sistemici" ha detto.
Tornando ai fondi avanzati da Italian Recovery Fund, Petrignani ha spiegato che si tratta di "una cifra variabile, per dare un orizzonte di grandezza stimabile attorno a oltre 100 milioni". La somma potrà essere usata "entro ottobre 2018, quando scade il periodo di investimento", periodo che "potrà essere prorogato ma non a lungo". Il denaro potrà essere usato per comprare Npl, ma non è dato sapere quanti, perché "dipende da vari fattori, per esempio se ci saranno coinvestitori e quale sarà la leva finanziaria".

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