P&G sempre più inclusivo, dagli spot per non vedenti al design

#takeaction #iofacciodipiù | Descrizioni audio nelle pubblicità, packaging più semplici e test di gravidanza con "risultati vocali"

Continua l'impegno di Procter&Gamble per valorizzare le diversità e a favore una maggiore inclusione che coinvolga anche le persone con disabilità. Un approccio riassunto nella strategia chiamata dall'azienda “Cittadinanza d’Impresa” e composto da diverse iniziative più o meno impegnative.

A raccontare in prima persona alcuni di questi progetti è Sumaira Latif, leader globale di Inclusive Design di P&G affetta in prima persona da una rara patologia genetica che l'ha resa ipovedente.

Oggi, ad esempio, P&G nel Regno Unito include descrizioni audio in tutte le pubblicità tv ed è il primo inserzionista a farlo, consentendo ai consumatori non vedenti e ipovedenti di ascoltare una descrizione delle azioni che aiutano a capire meglio lo spot. Anche in Italia, a luglio, P&G ha annunciato il suo impegno per adattare la pubblicità televisiva dei marchi principali per coinvolgere i consumatori ciechi e ipovedenti. "Una pubblicità - Gillette “Shave like a bomber” - l’ha anche già adattata, ma non può andare in onda perché i broadcasters italiani non hanno ancora la tecnologia adatta per trasmetterla", spiega Latif.

Design semplificato, strisce tattili e test di gravidanza con "risultati audio"
Focus anche sul design che rende più facili le attività quotidiane. Continua Latif: “Le nostre Dash Pods hanno semplificato il bucato per tutti. In particolare, le persone con problemi di cognizione, visione o destrezza trovano semplice mettere la capsula direttamente nella lavatrice, prima di mettervi i loro capi. Prima era più difficile per molte persone misurare con precisione il detersivo. Inoltre abbiamo creato strisce tattili per shampoo e cerchi per balsamo sulle nostre bottiglie di Herbal Essences Bio Renew, permettendo alle persone di distinguere al tatto lo shampoo dal balsamo. Abbiamo lanciato Herbal Essences e ClearBlue sulla piattaforma Be My Eyes, che consente ai consumatori ipovedenti di videochiamarci per consigli sui capelli e letture dei test di gravidanza. Un design più inclusivo è una vittoria per tutti”.

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