Philips: vendite in crescita (+10%) nel terzo trimestre

In circostanze particolarmente sfidanti, Philips ha messo in pratica i propri piani tornando a crescere migliorando la redditività nel terzo trimestre

Trend positivo per il brand Philips che nel terzo trimestre dell'anno registra un incremento di vendite del 10% pari a 5 miliardi di euro, con un utile netto generato di 341 milioni (nel 2019 ammontavano a 211 milioni) mentre il margine Ebita migliora di 300 punti base salendo al 15,4% rispetto al 12,4% dello stesso periodo dell'anno prima. Invece il cash flow operativo cresce a 770 milioni.

Tracciato il bilancio del periodo in questione, Philips orienta lo sguardo al futuro e traccia i nuovi target finanziari per il periodo 2021-2025 i cui dettagli saranno presentati ufficialmente a novembre, in occasione del Capital Markets Day con gli investitori e gli analisti finanziari della società.

I nuovi target si basano sui nostri imperativi strategici di migliorare ulteriormente l’eccellenza operativa e verso i clienti, aumentare le vendite nei nostri core business tramite l’espansione geografica e sempre più customer partnership, e infine continuare con lo sviluppo di soluzioni innovative lungo il continuum of care -afferma il Ceo Frans van Houten-. La nostra strategia di rivoluzionare le cure attraverso tutto il continuum of care (stili di vita sani, prevenzione, diagnosi e trattamento, telehealth e cure domiciliari) è apprezzata dai clienti ed è stata ulteriormente validata durante la pandemia da Covid-19”.

I target di crescita di Philips

L'azienda mira ad un’accelerazione della crescita media annuale delle vendite su base comparabile al 5-6%, con tutti i segmenti di business in questa gamma. “Per il 2021 -sottolinea la società- la visione attuale di Philips è che le vendite su base comparabile del Gruppo riporteranno una crescita a una cifra bassa, spinte da una crescita solida in Diagnosis & Treatment e Personal Health, parzialmente controbilanciate da minori vendite nel Connected Care”.

Gli obiettivi riguardano anche il miglioramento del margine Ebita rettificato di 60-80 punti base in media annuale dal 2021, raggiungendo un valore di Gruppo vicino a 20 entro il 2025; un free cash flow sopra i 2 miliardi di euro entro il 2025; l’Organic Return on Invested Capital (ROIC) tra i 15 e i 20 punti entro il 2025.

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