Pinterest è uno strumento di web marketing

Il nostro viaggio nel mondo dei social media prosegue verso Pinterest. Si tratta di un social photo sharing basato sulle immagini che rivoluziona il paradigma delle piattaforme sociali: non più fondato sulle persone (user-centric) bensì costruito su argomenti e oggetti (topic-centric). Per questa ragione l’uso di Pinterest si presta maggiormente ai marchi, rispetto agli individui, e può essere considerato uno strumento di web marketing per brand 2.0. Prima di iniziare, e conseguentemente costruire dei contenuti ad hoc, è necessario avere le idee chiare sugli obiettivi che s’intende raggiungere: ampliare l’awareness, allargare la community, generare più traffico sul sito web, ecc. Fatta luce sulle finalità, si può architettare la propria presenza con modalità diverse ciascuna delle quali diretta a conquistare risultati differenti: per esempio pubblicare immagini per creare forme di ispirazione e aumentare la brand awareness; oppure favorire i repin per accrescere gli appartenenti alla community.

pinterest

Cosa fare?  Avviata la procedura di registrazione dell’account, si entra nell’operatività di Pinterest con la creazione delle board che concorrono all’organizzazione della pagina. Le board non sono altro che delle bacheche sulle quali si appuntano (si pinnano) dei contenuti. Il consiglio è quello di concepire le board con nomi diversi creando una categorizzazione degli argomenti. In questo modo Pinterest indicizza i contenuti (i pin) rendendo semplice la loro ricerca. Mai pinnare tutto in una sola board, bensì spalmare i pin su diverse bacheche per poter differenziare l’audience oltre a poter identificare i contenuti più graditi. Sempre in tema di board, è auspicabile realizzare delle bacheche condivise dove i follower possono prendere parte alla narrazione aggiungendo i loro pin: questa pratica fortifica la notorietà del brand e aumenta l’engagement. La brand awareness può essere supportata anche dai repin di contenuti di altri account; non bisogna limitarsi a un’attività autoreferenziale. Ricordiamo che Pinterest, come gli altri social, è anche una fonte di traffico verso i website. Non devono mancare, dunque, il link all’indirizzo web corporate e i call to action che reindirizzano agli altri social account del brand. Se poi si è interessati al social commerce, Pinterest fa al caso vostro. Durante il caricamento di un’immagine, basta inserire nel titolo i simboli $ o £ e automaticamente il sistema individua che si tratta di un prodotto in vendita. Quest’ultimo viene inserito nella cartella Gift e, con un link, si può completare l’acquisto.

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