Pmi italiane e marketing online: a che punto siamo?

Secondo l'Osservatorio Piccole Imprese di GoDaddy il 62% ha un sito web e il 71% usa quest'ultimo o i canali social per fare promozione

Non solo una nuova spinta al canale eCommerce, ma una maggiore attenzione anche agli strumenti di marketing online. Questa l'apparente eredità che la pandemia lascia anche alle pmi italiane, le più numerose nel nostro Paese e spesso le più reticenti all'uso di questi strumenti.

Certo, dalla maggiore attenzione a un utilizzo strategico e professionale, con allocazione di budget proporzionali ma adeguati, vi è un ulteriore step di consapevolezza e formazione. Resta il fatto che, secondo quanto emerge dalla ricerca dell'Osservatorio Piccole Imprese di GoDaddy e Kantar, la promozione digitale ha guadagnato nuova spinta. L'indagine preso in esame circa 5.100 piccole e medie imprese con un numero di dipendenti compreso tra 1 e 49, equamente distribuite in Italia, Germania, Francia e Spagna.

Vediamo i risultati relativi al nostro mercato e alcuni trend a confronto.

l 62% delle piccole imprese italiane possiede un sito web. Tra le aziende in Italia che ancora non possiedono un sito web, il 15% dichiara di non averlo aperto per via dei costi di gestione. Chi invece possiede un sito nel 71% dei casi svolge attività di marketing e promozione attraverso lo stesso o i propri canali social media. Tra questi ultimi il più utilizzato è Facebook (86%), seguito da Instagram (58%), che è utilizzato dalle pmi italiane più che dalle vicine aziende francesi (43%) e tedesche (50%). Il 36% delle piccole imprese utilizza anche LinkedIn per attività di promozione e visibilità, mentre solo il 18% usa Twitter per attività marketing, contro il record della Spagna del 31%.

Ruolo strategico in evoluzione per WhatsApp soprattutto durante e dopo la pandemia: il 54% delle piccole imprese italiane lo ha infatti utilizzato come canale preferenziale per rimanere in contatto con i propri clienti, alla pari con la Spagna, contro il 36% delle imprese tedesche e il 14% di quelle francesi. A beneficiare di questo strumento, per aggiornare la propria clientela, promuovendo prodotti e servizi, sono state soprattutto le imprese di piccole dimensioni (da 1 a 9 dipendenti), principalmente piccoli ristoranti, negozi al dettaglio, artigiani e aziende ortofrutticole a conduzione familiare.

I dati evidenziano che, in generale, le pmi prediligono canali di promozione digitale per le proprie attività di marketing (48%) rispetto a quelle offline (40%), con una nicchia del 27% che predilige una forma ibrida tra online e offline. Tra le attività in testa la pubblicità sui canali social (33% dei partecipanti al sondaggio), la promozione di video online (12%) o banner pubblicitari (12%).

È ancora esigua la percentuale di piccole imprese che sperimenta nuove attività e format di marketing digitale, solo il 7% ha infatti attivato campagne di influencer marketing e il 2% ha realizzato dei podcast. Il 24% delle piccole imprese italiane utilizza strumenti di automazione per promuovere i propri prodotti, rispetto al 16% di Francia e Germania. Di queste, il 53% utilizza strumenti di email marketing per rimanere in contatto con i propri clienti e inviare loro offerte e promozioni.

Tra gli strumenti promozionali offline, infine, i più utilizzati sono i volantini (18%) seguiti dagli eventi (15%) e dalla pubblicità su stampa (14%). Solo il 5% delle piccole imprese ha dichiarato di fare pubblicità in tv.

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