Porsche Consulting: “Strategico il sistema industriale italo-tedesco”

Qual è il percorso che l'Unione Europea e gli Stati membri debbono affrontare per rilanciare i propri paesi? Se n'è discusso al Forum Economico Italo-Tedesco

In occasione del XV Forum Economico Italo-Tedesco, organizzato dalla Camera di Commercio Italo-Germanica per il suo centenario, che ha visto l’intervento di Mario Draghi e della Cancelliera Angela Merkel, si è discusso del percorso che l'Unione Europea e gli Stati membri debbono affrontare per rilanciare i propri paesi.

Crescita economica e sostenibilità ambientale sono i temi più dibattuti e gli obiettivi da raggiungere. In questo contesto sono stati discussi i risultati dello studio condotto da Porsche Consulting per la Camera di Commercio. Dalla ricerca emerge in particolare che, per competere a livello globale, è necessario definire delle strategie industriali congiunte tra i due Paesi con al centro digitalizzazione ed innovazione. Inoltre lo studio, condotto su un panel di 115 imprese, risalta i seguenti aspetti:

  • l’80% conta di avere una crescita sui ricavi investendo in tecnologie rispettose dell’ambiente,
  • il 79% si aspetta di sfruttare la digitalizzazione per guadagnare quote di mercato
  • il 50% crede che i costi di decarbonizzazione dei processi produttivi ed energetici saranno compensati da maggiori ricavi.

“La sostenibilità è la chiave della ripartenza Europea” afferma Josef Nierling, Ad di Porsche Consulting-. Le aziende che fanno della sostenibilità un elemento chiave della propria strategia ottengono performance migliori sui mercati e sono maggiormente attrattive per i talenti”.

Le potenzialità su cui puntare

La ricerca valuta l'impatto che la business community italo-tedesca può avere su molti obiettivi di sostenibilità: ha un ruolo cruciale nella riduzione di emissioni CO2, (diminuite nei due Paesi negli ultimi 10 anni del 16%), dà lavoro a circa 67,8 milioni di persone, pari al 35% del totale europeo, e contribuisce in modo rilevante a formare la popolazione adulta. Anche sul tema della salute l’apporto è significativo, le aziende farmaceutiche tedesche ed italiane contribuiscono al 26% degli investimenti totali della ricerca farmaceutica europea.

 

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