Presto i consumatori ascolteranno solo chi fa content marketing

Un approccio focalizzato sulla creazione di contenuti consistenti e di valore, rivolti a un’audience mirata. Le previsioni 2016 degli esperti e una guida per impostare la strategia.

I brand hanno sempre qualcosa da dire, ma i consumatori non sempre sono disposti ad ascoltarli. La desensibilizzazione e la sordità al rumore di fondo sono ormai automatiche nell’era dell’iper-comunicazione, dove le persone ricevono quotidianamente un marasma di input e messaggi, spesso inutili rispetto alle loro reali esigenze.

Qual è allora la strada maestra che il marketing deve perseguire per arrivare dritto a destinazione? A rispondere sono ricerche ed esperti del settore, tutti concordi nell’attuare una strategia che punti alla creazione e alla distribuzione di contenuti di valore, rilevanti e consistenti, pensati per attrarre un’utenza chiaramente definita e, in ultima istanza, guidare il cliente a un’azione redditizia.

Questo lo scopo e il significato del termine content marketing spiegato dal Content Marketing Institute, che lo descrive come asset in fase di integrazione da parte di numerose aziende all’interno del loro approccio di business. Tra i big player che lo usano ci sono P&G e Microsoft, ma viene sviluppato anche dalle piccole attività, risultando efficace a diversi livelli.

contentmarketingMolto sinteticamente, lo si potrebbe definire come l’arte di comunicare con i clienti effettivi e potenziali senza vendere direttamente. Ove possibile, inoltre, questa strategia predilige il possesso dei media anziché il loro “noleggio”.

Secondo diversi manager, Ceo ed esperti in materia, il content marketing sarà uno snodo chiave del 2016, oggetto di fondamentali investimenti che lo porteranno a diventare sempre più mainstream ed obbligatorio. Nell’infografica riportata a fine articolo ed elaborata da Curata vengono sintetizzate tutte le più importanti previsioni in materia.

Se è vero che la qualità del contenuto è universalmente riconosciuta come sempre più essenziale, secondo un’indagine effettuata da Acrolinx su 170 grandi marchi il 27% di loro veicola ancora contenuti altamente insoddisfacenti da questo punto di vista, mentre ben il 54% risulta poco consistente. Il dato fa riferimento a un’analisi esclusiva di tutta la comunicazione scritta che, per quanto parzialmente rappresentativa, detiene un importante valore per l’audience e l’immagine complessiva del marchio.

Per chi volesse allora iniziare ad impostare la propria strategia di content marketing, approfondendo i vantaggi dell’approccio, è possibile scaricare la Guida di Curata al Content Marketing

In chiusura pareri e pronostici dei big:
content-marketing-predictions-20161

 

 

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